31 maggio 2008, una data da ricordare per tutto il territorio Sabino e per Palombara Sabina in particolare.
Dopo anni di attesa, la delibera per la sua realizzazione è datata 1976, finalmente è stato inaugurato il Museo Territoriale della Sabina.
Ubicato nei locali del restaurato Castello Savelli, il Museo si articola su una serie di sale che documentano la presenza umana nel territorio Comunale a partire dalla più remota età della pietra sino alla piena età romana, quando Ville rustiche e sontuose dimore patrizie costellarono le alture e le pendici dei Monti Lucretili.
Il percorso museale, assai curato nella parte didattica, con pannelli illustranti il territorio e le varie fasi che caratterizzarono la sua colonizzazione, ci conduce attraverso un itinerario che va dagli insediamenti della preistoria, ubicati lungo il Fosso delle Grottoline e lungo i pianaori che fiancheggiano il Fosso della Fiora, agli insediamenti stagionali, legati alla transumanza delle greggi dalle zone montuose dell'interno alle più fertili pianure della Campagna Romana, ai primi insediamenti stabili, come l'abitato ìdell'età del Ferro di Cretone, alle fattorie di età Romana Rupublicana che rifornivano di frutta, olio, vino e verdure gli abitanti di Roma sino alle ricche Ville di Otium, dove le facoltose Famiglie Romane venivano a ritemprarsi dalle fatiche della Città, come la Villa di Formello che, in seguito a lavori agricoli, ha restituito alcune stupende statue tra cui uno Zeus, che è il vanto attuale del museo, in attesa che torni dal Museum of Fine Arts di Boston, a cui è stata temporaneamente prestata, la Statua della Eirene.
Salutiamo la nascita di questa istituzione culturale per tanto tempo attesa come un auspicio e una certezza che possa essere da traino e stimolo , insieme al Parco Naturale dei Monti Lucretili, per un territorio, tanto ricco di bellezza naturali e di memorie storiche e archeologiche che fa di quest'area una delle più ricche dela nostra Regione ma al quale, sino ad oggi, la scomoda presenza della vicina Roma ha tarpato le ali.