Valle dell’Aniene, Sos disoccupati |
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.:Inviato Giovedì, 14 novembre 2002 @ 13:35:56 da titiro |
Sono oltre settemila. Preoccupati i sindaci: mancano investimenti e servizi. L’esercito dei senza lavoro è aumentato negli ultimi tre anni di 1210 unità. Le donne superano gli uomini
La disoccupazione strangola la Valle dell'Aniene. Dal 1999 ad oggi l'esercito dei senza lavoro è infatti aumentato di 1210 unità, le donne superano i maschi, secondo i dati del Centro per l'impiego di Tivoli, portando le statistiche su livelli da profondo Sud. Gli iscritti alle liste del collocamento oggi sono 7375 rispetto ai 6165 di tre anni fa. I giovani, tra i 18 e i 30 anni, costituiscono oltre la metà (651) dell'aumento complessivo. E a questi numeri allarmanti si aggiungono i molti disoccupati di Olevano, che fa capo al centro per l'impiego di Colleferro. L'emergenza-lavoro, dunque, si fa più pesante in un territorio che conta 26 su 33 comuni a rischio-estinzione per spopolamento. Il comprensorio (che ha 45 mila abitanti) sconta anni di disattenzione, la mancanza di un'efficace politica di sviluppo e una classe dirigente degli enti locali raramente all'altezza della situazione.
Nel Sublacense, nonostante i tanti proclami, il lavoro è ormai una piaga sociale quasi incurabile. Al momento, dopo le numerose promesse per frenare lo spopolamento di tanti paesi, non esistono progetti di iniziativa politico-amministrativa capaci di favorire un rilancio economico con la creazione di nuovi posti di lavoro. Crescono i disoccupati a Vicovaro (+280), Subiaco (+241) Bellegra (+88), Cerreto (+71), Gerano (+55), ma anche ad Arcinazzo (+36), Sambuci (+36) e Rocca S.Stefano (+50), Mandela (+56) e Licenza (+44). Quasi stazionaria e più confortante, invece, la situazione ad Affile (+6), Camerata (+5), Vallepietra (+7) e Vallinfreda Solo un mese fa, durante un convegno a Cervara, il presidente della Comunità montana, Luciano Romanzi, era convinto che i disoccupati fossero "appena" seimila.
«Occorre creare una nuova mentalità tra i giovani- dice il sindaco di Bellegra, Francesco Ferrante - e provocare la nascita di altre imprese. Basta con il clientelismo e con i finanziamenti europei del Gal (gruppi di azione locale, ndr) destinati a pochi intimi».. Il primo cittadino di Cineto chiede aiuto all'Unione Industriali di Roma. «I numeri sono preoccupanti- afferma Francesco Meloni- e pochi comuni riescono a garantire lavoro ai giovani solo grazie agli investimenti dei privati, come è accaduto nel mio paese. Lancio ancora un appello al presidente degli industriali di Roma, Giancarlo Elia Valori, per chiedergli d'intervenire con urgenza allo scopo di consentire l'avvio di nuovi insediamenti produttivi». A Subiaco adesso si contano 2130 disoccupati: «E' il risultato - spiega Pierluigi Angelucci, vicesindaco da due anni - di qualche decennio di politica sbagliata che ha portato all'impoverimento del territorio. E ora è difficile invertire la tendenza. Per quanto ci riguarda, punteremo a sviluppare il turismo religioso e quello invernale a Monte Livata con nuove strutture». Migliori collegamenti con Roma, potenziamento della ferrovia, più servizi assistenziali e decollo dell'area industriale a San Cosimato: è la "ricetta" del sindaco di Vicovaro, Cristian Cedric Thomas. «L'autostrada A24 - dichiara - è ormai un'arteria invalicabile che costringe i pendolari a ore di fila per andare a Roma». Intanto la Valle dell'Aniene, tra viabilità inadeguata e infrastrutture carenti, è ormai una fabbrica di disoccupati».
(da Il Messaggero del 14/11/02)
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