Guidonia e Tivoli si alleano per creare sviluppo. |
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.:Inviato Sabato, 26 ottobre 2002 @ 14:25:43 da titiro |
Siglato il patto territoriale tra Comuni
Siglato dalle amministrazioni di Guidonia, Tivoli e dal comune di Roma il protocollo d'intesa per il "patto territoriale per lo sviluppo delle periferie metropolitane". Oltre alle due città tiburtine e al Campidoglio, aderiscono la Provincia, la Regione Lazio , il V e VIII Municipio, nonché le principali rappresentanze sindacali dell'area. Obiettivo dell'accordo stipulato alla Pisana è lo sviluppo, sotto il profilo economico, ambientale e sociale dell'asse tiburtino, attraverso la realizzazione di insediamenti industriali, commerciali e artigianali. Sfruttando alcuni punti di forza dell'area, il protocollo mira alla riqualificazione di zone urbane particolarmente interessate da fenomeni di degrado. La strategia principale da adottare - così si sono impegnate le parti - è costituita da un'intensa attività di sostegno alle imprese di servizi anche mediante l'attivazione di crediti agevolati e da un'azione finalizzata all'assorbimento di nuova occupazione. «Con la stipula di questo patto - sottolinea il sindaco di Guidonia Stefano Sassano (Ccd) - si fa leva su alcune potenzialità dell'area tiburtina, come l'apertura del Car e del futuro Polo tecnologico per creare opportunità di sviluppo nella zona, prestando attenzione alla crescita di infrastrutture, di imprese, di servizi e di nuovi insediamenti commerciali ed industriali».
Per favorire gli investimenti privati, l'accordo ha avuto un occhio di riguardo alla sicurezza dei residenti e dei commercianti: i soggetti si sono impegnati a garantire un forte controllo delle criminalità che potrebbe scoraggiare la crescita economica della zona. «In vista delle imminente apertura dei Mercati generali - aggiunge Sassano - ci siamo attivati presso gli organi competenti per avere una maggiore presenza delle forze dell'ordine e controlli costanti sul territorio per evitar che un elemento di forza economica, quale appunto il Car, possa ripercuotersi negativamente sulla qualità di vita dei cittadini sotto il profilo della sicurezza».
(da Il Messaggero del 25/10/02)
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