Simbrivio, inchiesta sui lavori |
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.:Inviato Martedì, 22 ottobre 2002 @ 13:24:18 da titiro |
La Procura di Frosinone indaga sulla realizzazione della nuova condotta Sul nuovo acquedotto del Simbrivio, a Trevi nel Lazio, ora indaga la Procura di Frosinone, competente per territorio. Ieri, infatti, gli agenti del Nipaf (il nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale), del capoluogo ciociaro hanno avviato, su disposizione del procuratore Ottavio Arcidiacono, verifiche e controlli in ordine all'esecuzione delle opere realizzate per collegare la sorgente del Pertuso con la centrale del Ceraso.
Il Simbrivio, dopo lo stato d'emergenza decretato dal governo a fine luglio, ha costruito una condotta di 2,3 chilometri per prelevare altri 360 litri al secondo, con l'obiettivo di superare l'emergenza idrica, che anche la scorsa estate ha spesso lasciato migliaia di utenti con i rubinetti a secco. I lavori sono stati realizzati con un provvedimento d'urgenza firmato dal commissario straordinario Massimo Sessa e, già da qualche settimana, l'ulteriore quantitativo d'acqua è stato immesso nella rete del Consorzio, che fornisce il prezioso liquido a 60 comuni del Lazio, di cui 48 in provincia di Roma.
La Forestale dovrà ora accertare se le tutte le opere realizzate a Trevi nel Lazio siano state eseguite nel rispetto del progetto (la zona interessata si trova all'interno del Parco dei Simbruini ed è sottoposta a severi vincoli ambientali), oltre alla regolarità dei lavori di cementificazione della strada che porta alla centrale del Ceraso. Il nuovo acquedotto, nelle ultime settimane, ha creato polemiche da parte degli ambientalisti (che hanno trovato sostegno in alcuni comuni non serviti però dall'ente idrico e, quindi, non alle prese con la carenza d'acqua), preoccupati delle conseguenze per il fiume Aniene.
(da Il Messaggero del 22/10/02)
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