Valle Aniene, Sos per le scuole |
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.:Inviato Venerdì, 04 ottobre 2002 @ 18:33:46 da titiro |
I sindaci si mobilitano contro i tagli regionali di classi ed interi istituti
Si profilano nuovi "tagli" per le scuole dell'obbligo nella Valle dell'Aniene. Dopo l'eliminazione di alcuni importanti servizi nel comprensorio (che conta 26 dei 33 paesi a rischio-estinzione per spopolamento), adesso in diversi comuni si rischia infatti un'ulteriore soppressione di scuole, che andrebbe ad aggiungersi allo stesso provvedimento già attuato per le elementari e la materna statale a Cervara.
I comuni interessati dal ridimensionamento scolastico sono, questa volta, Cerreto, Gerano Ciciliano, Sambuci e Pisoniano, (i primi due colpiti dal terremoto di due anni e mezzo fa), dove si registrano proteste. I sindaci dei cinque paesi, rinfatti, sono sul piede di guerra e annunciano iniziative per scongiurare la negativa eventualità. La situazione di disagio che vivono gli abitanti è stata sottolineata in un incontro alla Regione con gli assessori alle Politiche della scuola e all'Urbanistica, Giorgio Simeoni e Armando Dionisi, il consigliere regionale Giacomo Troja e il presidente della decima Comunità montana, Luciano Romanzi. «Nei nostri comuni - tuonano i sindaci- non si possono subire continuamente tagli ai servizi essenziali. Così si mette a rischio la sopravvivenza demografica delle popolazioni».
L'assessore Simeoni promette di individuare «un percorso realizzabile che partendo dal disagio espresso possa portare soluzioni in grado di rilanciare il sistema scolastico nell'area». Ma il primo cittadino di Cerreto usa toni duri: «Farebbero prima a chiudere i comuni e a trasferire la gente nelle grandi città», sbotta Giovanni Zuccari. «Come se non bastassero i tanti problemi del comprensorio- aggiunge- ora vogliono toglierci anche le scuole. Si era parlato di progetti e finanziamenti per favorire lo sviluppo ed evitare il rischio-estinzione, ma finora si è visto ben poco». La Valle dell'Aniene, insomma, continua a morire, con servizi sempre più carenti, viabilità inadeguata, disoccupazione alle stelle ed economia che langue, mentre dalle istituzioni sovracomunali, ancora non arrivano gli attesi segnali per una ripresa che resta quindi molto lontana. E intanto parecchi comuni lottano per sopravvivere.
(da Il Messaggero del 04/10/02)
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