Il Fai trova lo sponsor per Villa Gregoriana |
|
.:Inviato Mercoledì, 02 ottobre 2002 @ 17:56:10 da titiro |
Costituito un comitato scientifico per i primi interventi di restauro al monumento Il Fondo per l'ambiente Italiano trova uno sponsor per Villa Gregoriana di Tivoli e costituisce un comitato scientifico per la realizzazione dei primi interventi di restauro. E mentre si attende la rinascita del monumento abbandonato, tanto diventare un dormitorio per clandestini e disperati, continua il successo di visitatori per Villa d'Este e Villa Adriana. Sabato e domenica scorsa, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, oltre diecimila persone hanno varcato i cancelli del monumento estense. Un continuo via vai di persone, fuori e dentro i giardini che ha creato qualche difficoltà di traffico e di transito nei viali, ma che ha riempito d'orgoglio la direzione di Villa d'Este e l'amministrazione tiburtina, che aveva organizzato una serie di concerti e cori polifonici nella villa con la distribuzione delle uve caratteristiche della città. Gran pienone anche a Villa Adriana, dove gli appassionati di archeologia hanno potuto visitare anche la mostra appena inaugurata "Sport nell'Italia antica".
Ma accanto ai due siti inseriti nei beni tutelati dell'Umanità dall'Unesco resta il nodo da sciogliere rappresentato da Villa Gregoriana. Per il giardino ottocentesco a strapiombo sulle cascate del fiume Aniene, è solo questione di tempo. La complicatissima vicenda burocratica che ha coinvolto per mesi il Fai ed il Ministero delle Finanze, legittimo proprietario del sito, è ormai risolta, ed il tutto sarà ufficializzato tra poche settimane con la firma dell'accordo, che prevede la gestione diretta del Fondo per l'Ambiente per dodici anni. Intanto però il direttore generale della fondazione ha reso noto che una grande banca italiana ha già concesso un finanziamento «sufficiente a realizzare le opere indispensabili all'apertura del monumento al pubblico». Esattamente a quanto ammontino i fondi rimane un mistero, mentre sono stati nominati i componenti del comitato scientifico che si occuperà fattivamente delle opere da realizzare. La coordinatrice è la consulente ufficiale del Fai per i restauri architettonici, Tatiana Kirova, specialisti del settore tra cui il professore universitario tiburtino Fulvio Cairoli Giuliani. Nel pool ci sono anche il sindaco di Tivoli, Marco Vincenzi, Costantino Centroni per i Beni Architettonici del Lazio, la direttrice di Villa d'Este, Isabella Pasquini Barisi e la soprintendente per i Beni Archeologici Anna Maria Reggiani.
Per il sito monumentale, paradigma del bello ottocentesco nelle intenzioni di Papa Gregorio XVI che volle costruire la passeggiata sulle cascate del fiume Aniene dopo l'inondazione del 1826, ed a due anni dalla chiusura ai visitatori, la riscossa è ormai vicina. Con un obiettivo preciso: riuscire a far rientrare anche la villa abbandonata, insieme al centro mediovale di Tivoli ed i templi di Vesta e Sibilla nella esclusivissima lista compilata dall'Unesco.
(da Il Messaggero del 02/10/02)
|
| |
Gradimento Articolo
|
Media del Punteggio: 0 Voti: 0
|
|