Simbrivio, no ai nuovi prelievi |
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.:Inviato Mercoledì, 02 ottobre 2002 @ 17:44:48 da titiro |
Il Comitato Aniene contesta la decisione di captare altra acqua dal Pertuso
I lavori per il nuovo acquedotto del Simbrivio si sono conclusi, mentre a Subiaco e in altri comuni non serviti dall'ente idrico (e quindi non alle prese con i problemi legati alla carenza d'acqua specie in estate) sale la protesta contro il progetto avviato dal commissario straordinario e vicepresidente della Provincia di Roma, Massimo Sessa. L'opera - decisa per collegare con una condotta di 2,3 chilometri la sorgente del Pertuso con la centrale del Ceraso, tra Filettino e Trevi nel Lazio (Frosinone) - è destinata già nei prossimi giorni a garantire, attraverso un elettrodotto dell'Enel Green Power, altri 360 litri al secondo nella rete del Simbrivio. L'obiettivo è di superare l'emergenza idrica che per alcuni mesi l'anno, crea mille disagi in 48 comuni dell'hinterland romano e in 60 in tutto il Lazio.
A scatenare le proteste degli ambientalisti è il timore che il nuovo quantitativo del prezioso liquido a disposizione del Simbrivio possa provocare danni al fiume Aniene. Così l'omonimo Comitato, nato in difesa del corso d'acqua, ha chiesto al sindaco di Subiaco, Francesco Lando, di approvare in Consiglio comunale un ordine del giorno per richiedere al Premier Silvio Berlusconi (il governo a fine luglio ha approvato lo stato d'emergenza nell'area del Simbrivio) di revocare il decreto del Consiglio dei ministri. Con lo stesso documento (già votato dal Comune) si dovrebbe inoltre chiedere al commissario straordinario Sessa, di non immettere altra acqua nelle condotte del Consorzio romano. La costruzione del nuovo acquedotto, vista di buon occhio da molti sindaci e amministratori comunale dei paesi che soffrono la "grande sete", nelle ultime settimane ha creato forti proteste di Verdi, Legambiente e Wwf. Intanto un nuovo guasto si è verificato lungo il vecchio acquedotto del Simbrivio, tra i monti di Arcinazzo Romano. «Nonostante i poteri straordinari - dice il commissario Sessa - ho scelto di procedere attraverso un corretto percorso istituzionale. Da tutte queste proteste non emerge la benché minima solidarietà verso le popolazioni che non hanno l'acqua».
Intanto, mentre ieri la questione è stata affrontata anche dalla Comunità montana dell'Aniene, Sessa e i due vicecommissari del Simbrivio dopodomani saranno ascoltati dalla commissione Ambiente della Regione.
(da Il Messaggero del 01/09/02)
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