Legambiente difende l’Aniene |
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.:Inviato Mercoledì, 11 settembre 2002 @ 12:50:44 da titiro |
Legambiente scende in campo per salvare il fiume Aniene da morte annunciata. Gli ambientalisti hanno promosso una raccolta firme per sensibilizzare l'opinione pubblica circa: «Il futuro catastrofico che si delinea per l'ecosistema del fiume, con l'avvio dei lavori di captazione della sorgente del Pertuso, da parte del Commissario straordinario Sessa». Secondo l'associazione ambientalista, non è stato compiuto di fatto nessun tentativo in alternativa alla captazione per risolvere il problema della richiesta d’acqua, e non sono stati considerati affatto i pareri contrari dell'ente Parco e degli enti locali. Per Legambiente, con una drastica riduzione degli sprechi, dovuti per la maggior parte a perdite delle condutture idriche, e magari con una distribuzione programmata, si poteva tentare di risolvere l'emergenza.
«A Subiaco, in solo due giorni, abbiamo raccolto oltre duemila firme - dichiara soddisfatto Roberto Lozzi, responsabile regionale della sezione parchi della Lega- continueremo la petizione interessando tutti i paesi della Valle dell'Aniene, compreso Tivoli».
Gli ambientalisti hanno in serbo, però, un colpo a sorpresa, infatti stanno preparando un ricorso da presentare al Tribunale Europeo, in quanto l'area delle sorgenti è riconosciuta sito di interesse Comunitario. «Occorre una specifica valutazione di incidenza ambientale prima di operare qualsiasi tipo di intervento sulle sorgenti - continua Lozzi - attualmente il livello del fiume Aniene risulta di gran lunga inferiore alla norma, in quanto l'acqua che lavora la centrale elettrica Enel, in località Comunacqua, viene dirottata nelle condutture dell'acquedotto del Simbrivio invece di essere immessa nuovamente nel fiume, come avveniva in passato».
Respinge le dure critiche l'assessore all'ambiente della Provincia di Roma, Massimo Sessa, che è anche commissario del Simbrivio, l'acquedotto che alimenta ben 60 Comuni del Lazio. «La nostra coscienza è tranquilla, sono state chieste le necessarie autorizzazioni al Bacino del fiume Tevere e al suo Comitato Tecnico Scientifico- dichiara Sessa - il Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio ha approvato il nostro intervento e, nel rispetto di questi importanti istituti governativi, abbiamo iniziato i lavori».
(da Il Messaggero del 11/09/02)
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