Avvocati, Bartolini alla guida |
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.:Inviato Giovedì, 27 giugno 2002 @ 12:37:46 da titiro |
Tivoli: eletto il presidente del Consiglio dell’Ordine «Il Tribunale di Tivoli è come una macchina che per necessità ha dovuto superare la fase del rodaggio e che ora viaggia senza grossi problemi. Con potenzialità enormi per gli avvocati: ce ne vorrebbero quasi il doppio dei 240 che esercitano nella giurisdizione». E' Carlo Bartolini, 53 anni, primo presidente dell'Ordine degli Avvocati del Foro del Tribunale meropolitano tiburtino istituito ufficialmente nell'ottobre scorso. E' stato eletto pochi giorni dai nove membri del nuovo Consiglio dell'Ordine, che hanno anche nominato Anna Rita Magrini segretario ed Augusta Luciani tesoriere). A sceglierli come rappresentanti sono stati i professionisti della zona chiamati alle urne due settimane fa, dopo otto mesi di commissariamento gestito dall'avvocato Livio Proietti. E per il neo presidente, che premette «lavoreremo in silenzio», più che le difficoltà logistiche - attualmente il Tribunale di Tivoli è diviso in tre stabili - la carenza di organico dei magistrati e del personale, che debbono fare fronte ad un carico di lavoro aumentato di oltre il 100 per cento rispetto l'attività di sezione distaccata di Roma, contano i fatti. «In pochissimi mesi - commenta Carlo Bartolini - grazie all'impegno dell'amministrazione di Tivoli e del presidente del Tribunale Raffaello Ciardi è stata creata una struttura in grado di dare una risposta giudiziaria ad un bacino di oltre 450.000 abitanti. Fino a pochi anni fa era solo un sogno per tutti, anche per gli avvocati».
Il nuovo Consiglio dell'Ordine, insieme ai compiti amministrativi - che vanno dall’organizzazione materiale dell'ente alla costituzione dell'albo e ai corsi di formazione per praticanti ed avvocati - dovrà fare fronte ad una scadenza imminente. Dal 1° luglio partirà la nuova normativa del gratuito patrocinio nei contenziosi civili e bisognerà formare un elenco dei professionisti da inserire nell'elenco. E sarà a carico dell'Ordine anche la scelta degli aventi diritto all'assistenza legale a spese dello Stato, della quale potranno usufruire i non abbienti, gli stranieri e le organizzazioni umanitarie senza fine di lucro. Ma prima di tutto bisognerà organizzare la sede: nei locali di viale Trieste mancano ancora i tavoli e le sedie.
(da Il Messaggero del 26/06/02)
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