Simbrivio, l’emergenza cresce |
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.:Inviato Lunedì, 17 giugno 2002 @ 15:49:36 da titiro |
L’erogazione dell’acqua ridotta del 30%: disagi in 48 comuni. Il Consorzio costretto a ridurre il flusso idrico. Il sindaco di Roiate: «Servono subito risposte concrete»
Scoppia l'emergenza idrica al Consorzio del Simbrivio e si annunciano settimane di forti disagi per decine migliaia di utenti in 48 comuni della provincia serviti dall'ente romano. L'erogazione è già ridotta del 30% rispetto ai mille litri al secondo (l'anno scorso, a fine giugno, il flusso era ancora al massimo della portata) in seguito al calo delle sorgenti del Ceraso e di Vallepietra, che fa prevedere un lungo periodo con i rubinetti a secco.
Anche perché fino ad oggi non c'è stato alcun intervento per evitare una situazione che rischia di diventare esplosiva. La captazione di nuove sorgenti (da tre decenni non si immette nell'acquedotto del Simbrivio un litro d'acqua in più), peraltro individuate da mesi dal Consorzio idrico, resta inspiegabilmente ferma con il prezioso liquido che continua quindi a perdersi nel fiume Aniene. Perché, nonostante i numerosi appelli e le tante polemiche, non si riescono a costruire pochi chilometri di condotte con un investimento previsto di sei milioni di euro (appena 12 miliardi di vecchie lire, nulla rispetto a tante opere, anche meno importanti, realizzate con finanziamenti regionali e provinciali).
L'acqua c'è, ma gli utenti restano senza. I vertici del Simbrivio ribadiscono di avere le mani legate e chiedono di essere messi nella condizione di agire (tutti gli appelli lanciati al Governo sono finora restati lettera morta), mentre si attendono iniziative dei sindaci, che rischiano di ritrovarsi, a breve, a fare i conti con le proteste della gente. In diversi comuni già si segnalano le prime difficoltà (tra chilometri di asfalto e un muro di sostegno i cittadini, non c'è bisogno di sondaggi, sceglierebbero l'acqua), mentre, causa la siccità e il caldo torrido di questi giorni, al Simbrivio si prevedono ulteriori "tagli" all'erogazione, forse già nella prossima settimana. A fine mese,insomma, il flusso potrebbe essere dimezzato e la soluzione delle autobotti non riscuote consensi. «Servono subito risposte concrete - tuona il sindaco di Roiate, Oreste Marocchini - è assurdo che ancora non ci sia una soluzione a un problema così delicato».
(da Il Messaggero del 16/06/02)
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