Villa d’Este chiusa per protesta |
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.:Inviato Martedì, 14 maggio 2002 @ 16:29:44 da titiro |
Tivoli, i precari addetti alla vigilanza domenica hanno incrociato le braccia. Centinaia di visitatori sono stati rimandati indietro perché il personale di turno ha aderito allo sciopero nazionale.
I precari incrociano le braccia e villa d'Este di Tivoli chiude ai visitatori. E' successo domenica scorsa, quando delle quindici persone di turno alla vigilanza del monumento, una decina erano assistenti museali e giubilari. Hanno aderito tutti allo sciopero nazionale proclamato dai precari dei beni culturali che rischiano il licenziamento a fine anno, ed monumento ha dovuto chiudere i battenti. Non accadeva da decenni che in un giorno festivo e primaverile, in cui si registra l'afflusso record di visitatori con migliaia di presenze, la residenza estense fosse sbarrata ai turisti. E sono state centinaia le persone che arrivate in piazza Trento, hanno trovato il cancello chiuso ed hanno dovuto fare marcia indietro. Nella stessa giornata nessun problema per Villa Adriana, che era invece stata costretta a chiudere per lo sciopero del 27 aprile scorso.
«Ma se la situazione non si risolve e continua la mobilitazione dei precari - ammettono dalla direzione di Villa d'Este- è a rischio l'intera stagione estiva per il monumento». Tra assistenti tecnici museali e giubilari (assunti con contratto a termine nel 99'- 2000) nelle due ville tiburtine lavorano oltre cinquanta persone. Offrono servizi di accoglienza ai visitatori, forniscono informazioni e garantiscono l'apertura dei musei nell'orario prolungato e notturno. Ma soprattutto sono indispensabili perchè vanno ad aumentare il personale di custodia e vigilanza di ruolo nei monumenti che altrimenti tra turni e ferie degli addetti, dovrebbero restare chiusi. A Villa Adriana, ad esempio, su un'area archeologica che misura 120 ettari lavorano 45 persone con contratto a tempo indeterminato a quali si aggiungono 18 giubilari. E secondo delle stime della Uil, nella più grande villa romana portata alla luce, ce ne vorrebbero almeno il doppio. Altra situazione da allarme rosso è a Villa d'Este.
Qui il personale di custodia è sulle cinquanta unità, più 19 assistenti tecnici museali e sette giubilari. Ma nella villa tiburtina, dalla fine di maggio, avverrà una rivoluzione epocale: i servizi di accoglienza e di biglietteria saranno appaltati ad una ditta esterna come è già successo per Villa Adriana e nei principali musei italiani.
«Per noi che lavoriamo nel monumento, a vertenza si aggiunge vertenza- dice il delegato Cgil degli Atm Alessandro Purificato - alla situazione di incertezza contrattuale si associa la preoccupazione per il nostro ruolo. Da mesi le visite guidate gratuite sono state di fatto abolite, e noi siamo "posteggiati" davanti le fontane principali. Abbiamo chiesto un incontro con la direttrice e con il soprintendente. Siamo stati scelti tramite un concorso, siamo appassionati del nostro lavoro».
(da Il Messaggero del 14/05/02)
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