Napoletani scatenati e colori sbagliati |
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.:Inviato Sabato, 11 maggio 2002 @ 15:03:53 da titiro |
IN VENDITA PRODOTTI “TAROCCATI”, MALE
I primi a fiutare "l'affare Tivoli" sono stati un gruppo di napoletani specializzati nel settore "taroccato". Domenica scorsa si erano piazzati fuori lo stadio dell'Arci con una bancarella: e tra le maglie di Totti, le bandiere della Lazio e della Iuve c'erano anche quelle della Tivoli. Ma erano stati male informati. Sulle sciarpe ed i cappelli al posto del blu che con l'amaranto fa parte del binomio dei colori della città e la fede calcistica tiburtina, c'era uno scoloratissimo azzurro. E non solo sulle bandiere c'era scritto "amarantoazzurro" invece di "amarantoblu". Per i giovanissimi Tibur Ultras è stato quasi un affronto, eppure i commercianti qualche pezzo l'hanno venduto. A prezzi stracciati ed ai tifosi meno "integralisti": quelli arrivati con nonno e figlio a seguito, che avevano bisogno di sventolare qualcosa sugli spalti nella giornata che ha decreatato l'ingresso della Tivoli in C2.«Quello del logo della squadra della Tivoli e dei diritti nella commercializzazione sarà un problema che verrà affrontato in seguito» spiega Fabio Perma, della Media Comunications, l'agenzia tiburtina che collabora con la squadra nel settore comunicazione. Di più non dice. Di certo, con l'entrata nel settore professionista della compagine tiburtina cambieranno molte cose. Dal biglietto d'ingresso al giro di affari legato alla squadra. Lo sa bene un tifoso storico, Sandro Lindl, segue la Tivoli da trent'anni ed aveva fatto stampare un centinaio di sciarpe all'inizio del campionato a sue spese, più per passione che per denaro. Da mesi erano esposte nella sua edicola al centro della città. E solo negli ultimi giorni sono andate esaurite.
(da Il Messaggero del 11/05/02)
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