A Tivoli scoppia “l’affare” C2 |
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.:Inviato Sabato, 11 maggio 2002 @ 15:02:25 da titiro |
La città scopre di avere un cuore amarantoblu e diventa tifosa. La squadra tiburtina per la prima volta in 50 anni entra nel settore professionista. Domani i festeggiamenti nello stadio dell’Arci dopo l’ultima partita
Tivoli in C2, ed in città scoppia la festa. Per la prima volta dopo 50 anni la squadra tiburtina approda nel settore professionista. E la città, che ha sempre seguito tiepidamente le imprese degli uomini in maglia amarantoblù si scopre tifosa. E si prepara con nuove strutture sportive "all'affare calcio".
I festeggiamenti ufficiali sono tutti rimandati a domani, nello stadio dell'Arci dove si disputa l'ultima partita del campionato, con la Tivoli 1919 già matematicamente promossa. Si inizia alle 15, prima della partita con la Colligiana e si va avanti fino alla tarda serata. Ingresso gratuito e coreografie, sorprese e gadget, poi i fuochi d'artificio. E' tutto naturalmente top secret, ma secondo alcune indiscrezioni ci sarà anche un aereo che sorvolerà il campo da gioco con l'aquila, simbolo della città e della Tivoli. Ma ieri mattina i fedelissimi hanno tributato il loro ringraziamento al proprietario della squadra, Serafino Caucci, imprenditore del travertino « mi sono commosso- racconta- quando sono uscito da casa. C'erano centinaia di manifestini con una sola parola, grazie. Ed avevano tappezzato degli stessi volantini anche la strada che porta all'azienda». Negli ultimi due anni, Serafino Caucci ha impegnato diversi miliardi di lire nella squadra «era una specie di sfida - racconta - in un settore che non conoscevo a fondo ed i risultati sono arrivati grazie al presidente, Sergio Coppetelli, al mister a tutto il team e soprattutto ai ragazzi in campo».
Sa perfettamente che il mondo del professionismo è diverso da quello dei dilettanti, ma lui è determinato ad impegnarsi ancora «nei termini-dice- che è ancora prematuro stabilire». Un cruccio, però è quello del mancato assenso popolare alla squadra: solo ora la maggior parte dei tiburtini si è accorta di avere un cuore amarantoblu, e spesso gli incassi delle sfide casalinghe non raggiungevano i 500 euro. «E' logico - continua Serafino Caucci- finora la città non ha avuto grandi soddisfazioni dalla squadra, ma speriamo che domani, finalmente, ci sarà tutto usaurito».
Dall'inizio del campionato la società, per riempire gli spalti dell'Arci, le aveva provate tutte: ingresso gratuito per le donne, scontato per i bambini ed i ragazzi, le partite più importanti ad ingresso gratuito. La svolta c'è stata quando allo "zoccolo duro" dei tifosi storici si sono affiancati tanti ragazzi. I Tibur Ultras che nella trasferta in Toscana sono andati in 2000. Ed ai fedelissimi si è aggiunto anche il sindaco di Tivoli, Marco Vincenzi.«All'inzio era solo per ricucire i rapporti tra Palazzo San Bernardino ed una realtà importante- dice- poi mi sono davvero appassionato». Sciarpa amarantoblu attorno al collo, il primo cittadino è andato alle ultime partite E si è unito ai tifosi di sempre, i consiglieri Livio Proietti e Marino Capobianchi. «I successi della Tivoli calcio- dice il Marco Vincenzi - sono una pubblicità fenomenale per la città e rappresentano una opportunità anche per porre maggiore attenzione agli impianti sportivi». Intanto lo stadio dell'Arci, gestito dal 1998 e con scadenza al 2004 dalla società Polisportiva Tivoli 1919 per un canone annuo che supera di poco i dodici milioni verrà ampliato. L'intervento, già previsto da un finanziamento di circa 3 milioni e mezzo di euro prevede una nuova tribuna, spogliatoi, campi da calcetto ed una foresteria. Ed accanto alla struttura dell'Empolitana ci sarà un altra città dello sport privata. E' uno dei progetti inseriti nel Prusst e si prevedono palestre, campi sportivi, uno da basket coperto ed un albergo, per un investimento di 10 miliardi delle vecchie lire.
(da Il Messaggero del 11/05/02)
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