Monte Livata: scontro sulla realizzazione delle nuove piste da sci |
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.:Inviato Martedì, 07 maggio 2002 @ 14:00:57 da titiro |
Bocciato dal Wwf il nuovo progetto di ampliamento della zona sciistica di Monna dell'Orso, a Monte LivataIn vista della prossima stagione invernale, la 2001 srl, che ne gestisce gli impianti ha presentato al Comune di Subiaco un piano di investimenti che prevede la creazione di nuove piste, con i relativi impianti di risalita. Il progetto interessa una vasta area del Parco regionale dei Monti Simbruini e, per gli ambientalisti: «E’ un ritorno alle aggressioni ambientali stile anni '60, con un attacco ad un prezioso territorio del Lazio». Il precedente disegno di modernizzazione delle strutture sciistiche era stato, a suo tempo, bocciato dallo stesso Ente Parco, in quanto incompatibile con le norme che regolano l'attività dell'area protetta.
«E' stato ampliamente modificato - dichiara Orlando Orlandi, presidente della 2001 - sono state apportate tutte le modifiche richieste dai responsabili del Parco e, comunque, il piano di assetto della zona di Monna dell'Orso offre la possibilità di realizzare piste ex-novo, con adeguate infrastrutture». La montagna della capitale subirebbe una radicale trasformazione, con la realizzazione di una seggiovia, di un rifugio con annesso solarium e, naturalmente, di nuove piste, sia per la discesa che per lo sci nordico. «Non è ammissibile che il Wwf ponga sempre il veto su Monte Livata - dichiara seccamente il primo cittadino di Subiaco, Francesco Lando - qualche volta si deve essere costruttivi e presentare proposte concrete e fattibili». Per il sindaco, il nuovo progetto risulta meno invasivo del precedente e investe un'area minore, con la conseguenza, non trascurabile, di un numero minore di alberi sacrificati.
«Non è stato ancora approvato nulla in sede di giunta - continua ancora Lando - è stato inviato l'incartamento progettuale all'Ente parco, per il necessario parere che risulterà vincolante per il successivo iter burocratico»
Sembra cadere dalle nuvole il presidente del Parco, Fernando Petrivelli: «Non abbiamo ricevuto nessun documento ufficiale, speriamo di entrarne presto in possesso per valutarne i requisiti di fattibilità».
(da Il Messaggero del 07/05/02)
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