Torna la “guerra dei chioschi” |
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.:Inviato Venerdì, 03 maggio 2002 @ 16:37:50 da titiro |
Tivoli: l’assessore: «Incentivare la delocalizzazione delle attività in contrasto col tessuto urbano»
L’Unione Europea in soccorso dell'imprenditoria tiburtina: un finanziamento di un milione e 600 mila euro verrà erogato attraverso la Regione nel triennio 2002-2004 al Comune di Tivoli. E se gran parte dei soldi servirà a promuovere lo sviluppo dell’economia artigianale, con crediti a fondo perduto per un tetto massimo di centomila euro a cui potranno accedere le imprese di recente costituzione, una fetta consistente dei fondi «verrà invece impegnata - sottolinea l'assessore alle Attività produttive, Daniela Ventura - per incentivare la delocalizzazione dei chioschi e le attività esistenti in costrasto con il tessuto urbano». In pratica oltre mezzo miliardo delle vecchie lire verrà utilizzato dal Comune come incentivo per lo spostamento dei venti chioschi posizionati fuori Villa d'Este. Ma i gestori di andarsene non ne vogliono sapere: «E’ sempre - commenta Ida, la sua famiglia vende souvenir da 40 anni - la stessa storia. Abbiamo già vinto due ricorsi al Tar. Piuttosto creino i servizi: qui passano migliaia di turisti, ma non esistono nè cartelli, nè vigilanza».
Neppure il diktat della Soprintendenza e dell'Unesco è chiaro: le rivendite di oggetti ricordo devono essere rimossi dal percorso che porta alla villa. E l'amministrazione tiburtina dovrà provvedere al più presto per trovare una sistemazione ai commercianti. L'indirizzo è quello di creare un percorso turistico nella parte bassa della città, in corrispondenza del nuovo cancello d'uscita di Villa d'Este che si affaccia su via Campitelli. Una soluzione da sempre mal vista dai rivenditori che ora hanno le loro attività su piazza Garibaldi e via Trento. «Subito - continua l'assessore - verranno convocati i commercianti: abbiamo pronto un progetto che verrà sottoposto agli operatori. Entro pochi mesi ci sarà un bando, ma vorrei sottolineare che nessuno farà calare una scure dall'alto per colpire gli operatori».
(da Il Messaggero del 3/05/02)
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