LA SANATORIA AL TEMPO DI ZINGARETTI
COMUNICATO STAMPA
10 agosto 2015
L'estate amministrativa porta con sè sempre delle novità, è il momento adatto per approfittare della giusta distrazione dei cittadini per azioni dubbie, ed anche quest'anno la sorpresa non manca: troviamo infatti sul BUR Lazio del 28 luglio scorso la nuova autorizzazione integrata ambientale (AIA) relativa all'impianto per il trattamento meccanico biologico (TMB) dei rifiuti all”Inviolata di Guidonia, di proprietà della Ambiente Guidonia srl (già Co.La.Ri., poi COLARI Ambiente Guidonia srl, sempre di proprietà di...
... Manlio Cerroni), avente come amministratore unico
Quest’AIA va a sostituire e rinnovare quella del 2010, in modo “non sostanziale” secondo gli uffici regionali, tenendo conto del fatto che il proprietario del TMB ha riprogettato tutto l’impianto, riducendone l’impatto con il bene archeologico puntuale presente in loco (e di cui, fino a poco tempo fa, nessuno voleva accorgersene).
Si tratta quindi di una “rimodulazione riduttiva” dell'intero impianto che, come è utile ricordare, andrà a “recuperare” i rifiuti indifferenziati per imballarli ed inviarli a “valorizzazione” (cioè l'incenerimento presso un impianto di combustione,
Apparentemente si tratta di un atto squisitamente amministrativo, interno ai “gloriosi” uffici della Regione Lazio che hanno permesso a Cerroni di poter svolgere il suo “lavoro” in modo da interessare il mirino di parecchi Palazzi di Giustizia ; ma a ben guardare non si puo’ non rimarcare che, se l’AIA del 2010 era illegittima, in quanto non teneva conto di quel “fastidioso” bene archeologico che ha indotto Cerroni a modificare il progetto iniziale, e, viziata dalla mancata richiesta del parere da parte della stessa Regione al Ministero dei Beni culturali, come si puo’ “aggiustare” qualcosa che non possiede la legittimità e che, quindi, andrebbe semplicemente abbattuto? Non per niente, la Procura della Repubblica di Tivoli aveva proceduto al sequestro dello stesso impianto.
Ora, l’ineffabile dirigente regionale, arch. Manuela Manetti, fa finta di niente e In perfetta continuità e sintonia – dalla Giunta Storace a quella Zingaretti, passando per Marrazzo e la Polverini – la Regione Lazio continua a beneficare Manlio Cerroni, non essendo riuscita o non avendo voluto prefigurare un benchè minimo Piano rifiuti regionale che eviti il ricorso alla combustione ed ad impianti ormai obsoleti (oltre che, nel caso di quello all’Inviolata, illegittimi). In barba, per giunta, alla Direttiva europea che raccomanda di evitare il ricorso alla combustione dei rifiuti, eliminando tutti questi impianti (TMB, inceneritori e simili) entro il 2020.
Lungi quindi dall’abbandonare al suo destino Cerroni e al recupero ambientale l’area dell’Inviolata (fortemente inquinata da una disgraziata discarica, sempre “cerroniana”, finita anch'essa sotto processo), la Regione Lazio va ancora una volta contro la volontà degli abitanti di Guidonia Montecelio e di Fonte Nuova – si ricorda qui l’infausta firma illegittima sotto un’improbabile autorizzazione a nuove volumetrie da abbancare su una discarica ormai satura, apposta dal vice di Zingaretti, Massimiliano Smeriglio, che gli è costata una denuncia per abuso d'ufficio – mettendo la Giunta Zingaretti in rotta di aperta collisione col territorio.
I residenti nell’area e le associazioni del territorio stanno predisponendo le necessarie risposte sul piano amministrativo, giudiziario e di lotta.
UNITI SI VINCE!
Comitato per il Risanamento Ambientale
Preleva il comunicato AIA al TMB del 10 ago 2015 in formato pdf
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News a cura di: Comitato Risanamento Ambientale
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