Spacciavano in casa di ciechi |
|
.:Inviato Mercoledì, 27 marzo 2002 @ 12:21:31 da titiro |
Guidonia, arrestati gli “organizzatori” del laboratorio-mercato. Nella casa di due fratelli non vedenti, ignari, la polizia ha scoperto una centrale per la preparazione delle dosi e lo smercio di cocaina
Sfruttavano l'abitazione di due ciechi per spacciare la cocaina e quando i poliziotti hanno fatto irruzione nella casa, i vicini, scambiandoli per ladri, hanno chiamato i carabinieri. Pomeriggio "movimentato" a Collefiorito, dove l'altro ieri gli agenti del commissariato di Tivoli, diretti dal vicequestore Massimo Zanni, hanno arrestato due uomini, entrambi di Guidonia, per detenzione di sostanze stupefacenti a fine di spaccio e sequestrato quasi tre etti di cocaina pronta per essere venduta.
Marco Di Terlizzi, 34 anni e Ivano Cirillo, di 32, noto alle forze dell'ordine locali per storie di droga, sono stati portati a Regina Coeli in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.
I due, secondo quanto accertato dalla polizia, avevano allestito un "laboratorio" di droga all'interno della casa dei fratelli di Di Terlizzi che, anche a causa della cecità, non si sarebbero mai accorti di quanto avveniva nel salone dell'abitazione e stupiti per il blitz della polizia, hanno detto di essere completamente estranei alla vicenda. Tanto che Ivano Cirillo, così hanno raccontato agli investigatori, aveva invitato a mangiare una pizza uno dei due fratelli e una volta accompagnatolo a casa, all'insaputa di questo era rimasto lì a tagliare 20 dosi di cocaina. Gli agenti lo hanno sorpreso, poco dopo l'irruzione, nei pressi dell'abitazione. La droga è stata trovata in cucina nascosta nel fondo di un cassetto. Oltre 250 grammi di cocaina, divisi in tre sacchetti di plastica. Accanto, in uno sportello, un bilancino di precisione e alcune buste di nylon utilizzate per il confezionamento delle dosi. Le manette ai polsi di Di Terlizzi sono invece scattate qualche ora più tardi, mentre l'uomo si recava a casa dei suoi fratelli. In tasca, aveva oltre 800 euro, probabile provento dell'attività illegale. Nel corso di una successiva perquisizione, gli agenti hanno trovato tracce di cocaina nella cavità del clacson del suo furgone. La droga e il volante del mezzo sono stati inviati al laboratorio per un'accurata analisi.
Il blitz della polizia è stato fatto in pieno pomeriggio, poco dopo le 16 di lunedì. Ironia della sorte, alcuni residenti di Collefiorito, vedendo gli agenti in borghese scavalcare il cancello d'ingresso, hanno pensato che si trattasse di ladri e non hanno esitato a chiamare il 112. Giunti sul posto, i carabinieri ci hanno messo poco a capire che di fronte avevano dei poliziotti e hanno fatto finta di niente per non mandare in fumo l'operazione. Ivano Cirillo e Marco Di Terlizzi verranno processati non appena saranno raccolti ulteriori elementi necessari alle indagini. Dopo aver trascorso la notte nella camera di sicurezza del commissariato di Tivoli, ieri mattina sono stati portati nel carcere di Roma.
(da Il Messaggero del 27/03/02)
|
| |
Gradimento Articolo
|
Media del Punteggio: 0 Voti: 0
|
|