TIVOLI Si apre la kermesse di primavera. Tante novità ma anche molte polemiche |
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.:Inviato Lunedì, 11 marzo 2002 @ 21:10:51 da titiro |
La fiera dei cavalli tra i veleni Proteste contro i rincari: «Le piazzole per gli stand a peso d’oro»Un salto indietro nel tempo per offrire, come alla fine del 1800, la compravendita del bestiame ed un balzo in avanti per quanto riguarda le tariffe dei moduli dove collocare la mercanzia.
La fiera del bestiame e delle merci, che a Tivoli coincide con il giorno di San Giuseppe, come mai, quest'anno, si presta ad essere motivo di soddisfazione per il progetto di collocazione nel centro storico della città attraverso moduli strutturati e, su altro fronte, fonte di polemiche e di veleni. Tra le novità positive e comunque interessanti la manifestazione " Vivinatura" che affiancherà per tre giorni, dal 17 al 19 marzo, la fiera vera e propria. Ospitata all'interno dell'Anfiteatro Bleso prevede la degustazione di prodotti agroalimentari tipici e biologici, una esposizione di cavalli per favorire la conoscenza di questi splendidi animali e far avvicinare grandi e piccoli alla fruizione della natura. Non mancheranno comunque neanche i momenti di spettacolo con l'esibizione degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno ed un concerto di cantastorie, anche qui un tuffo nel passato, quando questi "artisti", proprio di fiera in fiera, facevano i cronisti di fatti di sangue, di amori, di vita. Ci sono in queste ore però delle polemiche di cui si è fatto portavoce Luigi Guerrireo, il presidente della federazione degli ambulanti tiburtini che denuncia rincari esorbitanti sui costi dei posti in fiera.
«Tra poco prenotare a Tivoli sarà come farlo per la fiera di Milano» ha affermato ricordando che dalle 35mila alle 80mila lire che fino all'anno scorso si pagavano ora, ogni esercente, dovrà accollarsi una spesa che va dai 150 ai 250 euro attuali per banco. «I costi sono stati solo in parte equiparati a quanto previsto, per le fiere e gli eventi, dal decreto legislativo 507 del 1993 - ribatte l'assessore alle attività produttive Daniela Ventura- e il provvedimento è stato già adottato dal dicembre scorso.
Inoltre nei moduli per la prenotazione i costi erano riportati chiaramente». Una polemica dunque, a dirla con l'assessore, non nuova che già si era scatenata all'indomani della delibera del provvedimento e che aveva fatto paventare anche l'assenza degli operatori, per protesta, dalla fiera. «Tutto questo - dicono ancora da palazzo San Bernardino - non è avvenuto e su 281 domande abbiamo potuto assegnare il posto solo a 149 operatori, quanto gli spazi consentivano». Certo sarà il bilancio di resoconto della manifestazione a dare certezza a una o all'altra posizione per ora si spera solo che i "rincari" non finiscano per essere imposti sui cartellini e quindi pagati, seduta stante, dai clienti.
(da Il Tempo del 9/03/02)
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