IL CUORE GRANDE DELL'HINTERLAND |
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.:Inviato Venerdì, 08 marzo 2002 @ 22:30:39 da titiro |
SI può morire per strada tra l'indifferenza di chi ci passa accanto ma può succedere anche che qualcuno metta a rischio la propria vita per uno sconosciuto. É quello che è successo ieri e non a caso in provincia, dove la gente di cuore è di casa.
Una lezione di umanità, casomai ce ne fosse bisogno, che ci commuove e ci rallegra. PONTE LUCANO - Si è tolto il giubbino che indossava, Nello, un rumeno di 30 anni, con regolare permesso di soggiorno
residente a Villa Adriana, è salito su un ponte che sovrasta il fiume Aniene, all'altezza di Ponte Lucano, all'inizio della
via Maremmana, con l'indumento si è coperto il capo come a non voler vedere il gesto che stava per compiere e quell'acqua che
scorreva veloce sotto di lui, poi si è buttato. Un altro uomo, poco distante da lui, italiano, Luigi Fadda, di 39 anni e di
origini sarde ha visto il gesto e senza pensarci su si è gettato sull'aspirante suicida ma è arrivato troppo tardi per
trattenerlo. E' sceso allora lungo l'argine, ha chiamato l'uomo che non conosceva cercando di attirare la sua attenzione, gli
ha urlato di avvicinarsi a riva perchè lo avrebbe aiutato a risalire in superficie ma ormai la corrente stava portando via
Nello. Non si è perso d'animo ne si è arreso però Luigi, ha chiamato i carabinieri ed ha continuato a correre lungo le rive
scoscese del fiume cercando di non perdere di vista la testa dell'uomo che ogni tanto scompariva dietro qualche tronco caduto
in acqua.
Ha corso, dietro all'uomo che aveva scelto di porre fine alla sua angoscia lontano dal Paese da cui era venuto, per circa tre
chilometri continuando, dal suo telefonino, a dare indicazione, ai militi, della posizione e del punto in cui era man mano
che avanzava. Ha cercato più volte anche di calare un bastone in acqua per dare un appiglio allo straniero che la corrente
invece, a quel punto, era decisa a portar via. Una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Tivoli è arrivata quindi dopo
pochi minuti in aiuto al soccorritore e proprio all'altezza di Villalba hanno visto l'uomo in acqua fermato da un grosso
tronco d'albero di traverso sul fiume. Il soccorritore con gli uomini del capitano Giuliano Palozzo sono saliti ed hanno
percorso alcuni metri su quel ponte traballante poi hanno afferrato Nello per una mano che a quel punto si è lasciato
salvare. Una ambulanza del 118, scortata dai carabinieri, ha portato il rumeno al pronto soccorso dell'ospedale mentre Luigi,
quasi meravigliandosi di quanto intorno intanto era stato allertato è stato sentito dalla polizia. Sono state comunque le
telefonate di molti cittadini a far scattare un piano d'emergenza in grande stile che si è reso operativo in meno di mezz'ora
anche se le poche indicazioni fornite hanno messo i vigili del fuoco con il gruppo dei sommozzatori, come la polizia
coadiuvata da un elicottero ed i volontari della protezione civile che sono arrivati con i gruppi elettrogeni a mettere in
campo una ricerca di due uomini in acqua in una zona mentre i protagonisti erano invece già parecchio più lontano. E Nello
perchè avrebbe tentato di uccidersi? Dalle prime ammissioni sembra che all'origine del gesto via siano delle incomprensioni
con la moglie e forse un litigio più violento che avrebbe portato l'uomo alla disperazione.
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