No ai tagli all’«Angelucci» |
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.:Inviato Martedì, 26 febbraio 2002 @ 13:39:16 da titiro |
SUBIACO La Asl Rm G decide di sopprimere 45 posti letto sui 124 a disposizione dell’ospedale. Ferma protesta del sindaco Lando. Decimati numerosi reparti clinici
SUBIACO - Uno su tre non ce la farà. Non sopravviveranno alla «cura» approntata dalla Asl Rm G 45 posti letto degli attuali 124 in dotazione all'ospedale «Angelucci». Un'amputazione di oltre il 35 per cento della capacità ricettiva del nosocomio sublacense è infatti prevista nell'ambito della «proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera» redatta dall'azienda sanitaria tiburtina. Un piano di razionalizzazione che decimerebbe soprattutto l'area chirurgica, che passerebbe da 48 a 27 posti letto (di cui 4 riservati al day-hospital) e la nuova sezione di diagnosi e cura per le malattie mentali (inaugurata nel '99), con l'azzeramento dei suoi attuali 15 posti letto.
Un quasi dimezzamento verrebbe poi operato nel reparto di Ostetricia-Ginecologia (da 17 a 10 posti letto), già accorpato quattro anni fa alla sezione di Pediatria (che, invece, conserverebbe i suoi attuali 4 posti letto). Una situazione invariata simile a quella disegnata per la sezione Medicina-Geriatria, alla quale resterebbero a disposizione gli odierni 38 posti letto (di cui 6 riservati al day-hospital). «Ufficialmente non ho ricevuto alcuna proposta - premette il sindaco di Subiaco, Francesco Lando - ma se è una bozza di lavoro sappiano che noi ci opporremo con tutta la forza. Ho già contattato il commissario straordinario dell'Asl, Antonio Palumbo, per fissare un incontro in proposito. Perché se c'è da riorganizzare la rete ospedaliera, l'Angelucci è tra le strutture da potenziare, non certo da indebolire».
E all'Asl tiburtina ha inviato le sue deduzioni anche l'ex sindaco sublacense Massimo Percoco, primario del reparto di Chirurgia. «Nella relazione che ci è stata chiesta in merito - spiega Percoco - ho sottolineato che i posti letto assegnatici sono sicuramente sottostimati rispetto alle esigenze, soprattutto perché, contestualmente, non si prevedono posti letto da assegnare all'osservazione. Servirebbero almeno una decina di posti in più, oltre, ovviamente, alla dotazione autonoma per il reparto di Ortopedia, per il quale scatterebbe l'adeguamento della pianta organica relativa a medici e paramedici».
«Sull'apertura del reparto di Ortopedia - aggiunge il sindaco Lando - ho ricevuto ampie rassicurazioni». Ma i potenziali rischi paventati nel progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera preoccupano non solo Subiaco, ma l'intero territorio di «competenza» dell'Angelucci, cui fanno riferimento ben 31 comuni appartenenti all'ex Usl Rm 27 della Valle dell'Aniene. Un bacino d'utenza coincidente con il territorio della X Comunità montana, popolata da circa 43 mila abitanti. «Sarebbe un nuovo, ennesimo colpo per un'area già fin troppo emarginata - commenta il presidente dell'ente montano, Bruno Proietti - in un settore peraltro fondamentale come i servizi socio-sanitari. Spero che la conferenza dei sindaci dell'Asl blocchi il progetto, per parte nostra cercheremo senz'altro di sensibilizzare tutti i Comuni verso una mobilitazione decisa nel respingere questo tentativo di ridimensionamento dell'ospedale "Angelucci"».
(da Il Tempo del 26/02/02)
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