Terremoto, polemica per i lavori |
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.:Inviato Giovedì, 14 febbraio 2002 @ 21:24:07 da titiro |
In alto mare la seconda fase della ricostruzione: protestano i sindaci Proteste dei sindaci della Valle dell’Aniene per la ricostruzione dei paesi colpiti dal sisma del 2000. A due anni di distanza dal terremoto dell’11 marzo, è polemica per il mancato avvio della seconda fase dei lavori, che prevede la sistemazione di decine di edifici. La prima fascia di interventi, partita già da qualche mese, ha riguardato le abitazioni danneggiate dei residenti. «Molti altri cittadini, però - dichiara il sindaco di Gerano, Giorgio Fubelli- hanno identica urgenza e invece sono rimasti fuori dal primo intervento. La seconda tranche dei lavori doveva iniziare a gennaio, ma purtroppo è ancora tutto in alto mare».
Nei quattro comuni maggiormente colpiti dal sisma (Canterano, Cerreto, Gerano e Rocca Canterano), i danni si aggirano intorno agli 80 miliardi e le costruzioni danneggiate sono oltre 500. «Ho chiesto più volte all’assessorato alla Protezione civile della Regione - dichiara Domenico Picconi, sindaco di Rocca- il
motivo di questo ritardo, ma non ho ancora avuto risposta: rischiamo di perdere i mesi primaverili ed estivi, che sono i migliori per intervenire». Sulla stessa lunghezza d’onda, Pietro Segatori, sindaco di Canterano: «Il problema riguarda proprio i tempi: si rischia di allungarli, lasciando cantieri aperti e case pericolanti». Esce dal coro della protesta, invece, il sindaco di Cerreto Laziale: «La seconda fase della ricostruzione —
ribatte Giovanni Zuccari — riguarda le abitazioni dei cittadini non residenti, che, quindi, hanno meno urgenza. I piccoli centri storici, poi, potrebbero soffrire a causa dei tanti cantieri, se tutti i lavori iniziassero in contemporanea».
Dagli uffici della Protezione civile della Regione, intanto, fanno sapere che, entro marzo, si procederà all’accensione dei mutui, per avere i necessari finanziamenti per la seconda fase della ricostruzione, che ammonteranno a circa 25 miliardi.
Un altro problema riguarda l’aspetto fiscale, «I cittadini interessati alla ricostruzione - spiega Carlo Proietti,
consigliere comunale di Gerano - rischiano di pagare di tasca propria esosi contributi Iva, sia sulle fatture dei lavori che sulle parcelle dei tecnici, che poi non verranno rimborsati».
(da Il Messaggero del 14/02/02)
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