Medici di famiglia in Soccorso |
|
.:Inviato Venerdì, 08 febbraio 2002 @ 18:21:47 da titiro |
Un progetto per decongestionare le urgenze in ospedale. Cinque le postazioni previste: a Tivoli, Monterotondo, Palestrina, Subiaco e Colleferro
I medici di famiglia in soccorso dei colleghi del pronto soccorso. Per decongestionare i reparti di urgenza dall'assalto dei cosiddetti codici bianchi, malati che potrebbero essere curati dal medico di base. E che secondo una recente stima della Asl G, rappresentano quasi il 90 per cento degli ingressi al pronto soccorso.
Un progetto che prevede una postazione all'interno degli ospedali di Tivoli, Monterotondo, Palestrina Subiaco e Colleferro è stato redatto e presentato dal medico delegato della Fnam Simges, Eugenio Sinesio, ma dopo un paio di mesi di incontri si è arenato negli uffici della direzione generale dell'azienda sanitaria.
«Stiamo valutando bene ogni parte del documento - spiega il direttore sanitario generale Ulrico Angeloni - ma l'iniziativa è interessante: potrebbe davvero aiutare ad eliminare quel collo di bottiglia rappresentato dai pazienti che specialmente di sabato e domenica, si rivolgono al pronto soccorso magari per un mal di gola».
I numeri delle prestazioni effettuate l'anno scorso nel Pronto Soccorso di Tivoli, unico Dea di primo livello della RmG parlano chiaro. All'ingresso di ogni paziente un infermiere o un medico assegna i codici di priorità: bianco se si tratta di lievissime patologie, verde se è appena differibile rispetto il primo, e poi salendo nella scala della gravità, giallo o rosso. Nel 2001, su oltre 49 000 referti compilati, 16 784 si riferiscono a codici bianchi, 27.038 a quelli verdi. E sommati vanno ben oltre la soglia del 90 per cento dell'attività totale del reparto, dove ogni giorno si riversano centinaia di persone. Soprattutto nel fine settimana e durante i mesi estivi, quando i medici di fiducia sono in ferie ed a disposizione degli utenti ci sono le guardie mediche. Ed allora chi ha bisogno solo di una medicina o di un parere entra al pronto soccorso.
«Il progetto - spiega Eugenio Sinesio, medico di famiglia"storico" e sindacalista - prevede un impiego di 14 medici per cinque postazioni e due turni giornalieri nei momenti di maggior affluenza, con la possibilità di impego di infermieri in intramoenia. Ma tutto si è bloccato: sembra che da parte della direzione sanitaria ci sia la possibilità di attuare un solo trimestre di prova. Non è possibile, ed aspettiamo che ci convochino di nuovo». L'iniziativa è stata sottoscritta anche dal fiduciario della Asl per la Federazione Italiana Medici Medicina Generale Fabrizio Meli : «Le postazioni ci sono già a Savona ed in Emilia Romagna con una ricaduta importante sia per gli utenti sia per i reparti di urgenza, che possono lavorare con maggiore tranquillità. Si tratta anche di uno sbocco occupazionale».
(da Il Messaggero del 08/02/02)
|
| |
Gradimento Articolo
|
Media del Punteggio: 0 Voti: 0
|
|