Terme, stop alle trattative |
|
.:Inviato Giovedì, 07 febbraio 2002 @ 19:18:23 da titiro |
Tivoli: i sindacati chiedono di rescindere il contratto Stop alle trattative tra i sindacati e la società Acque Albule nella vertenza per il licenziamento dei 28 dipendenti delle terme. Il confronto si è bloccato sul mantenimento dei livelli occupazionali, su 42 dipendenti ne resteranno solo 15 stabili, ed i rappresentanti dei lavoratori si appellano alla Regione, alla Provincia ed al sindaco di Tivoli. «Il futuro è nerissimo - sostiene Gabriele Simoncini della Filcams Cgil - chiederemo che venga rescisso il contratto con la società che ha acquisito il 40 per cento delle azioni delle Acque Albule». «Il personale va occupato in modo mirato- ribadisce il presidente e socio di minoranza della spa Bartolomeo Terranova - tra i dipendenti sono poche le figure professionali adatte al nuovo corso. Per la prossima stagione arriveremo ad impegnare con contratti a termine e nei mesi di maggiore affluenza fino a 70 unità, mentre siamo disposti a riconvertire una decina di lavoratori nel settore edilizio». L'ultimo confronto tra la direzione della società di Bagni e le organizzazioni sindacali c'è stato il 4 febbraio all'Unione Industriali di Roma. Ma ognuno è restato fermo sulle proprie posizioni e l'esito è un verbale di mancato accordo. Da una parte i sindacati che chiedevano il reiserimento del personale operando una riduzione dell'orario nei periodi di minore affluenza e prevedendo alcune posizione di part - time fino ad un monte orario di 34 dipendenti, dall'altra l'azienda che ribadiva la necessità di alcune figure professionali che non esistono tra i lavoratori rimanendo sui livelli occupazionali stabili di 15 unità. Ed intanto, sempre sulla questione lavoro, ma sul fronte della sicurezza, verrà attivata una task force contro il lavoro nero ed irregolare. E' questo il risultato dell'incontro di ieri tra il prefetto e l'assessore Regionale alle Attività Produttive, in cui è stata affrontata anche la delicata vicenda della sicurezza nelle cave. «Ma è necessario - ha commentato l'assessore Francesco Saponaro - che i comuni di Tivoli e Guidonia approvino il Piano Stralcio delle attività estrattive, pronto da tre anni, in cui si prevede la concertazione tra le forze territoriali per l'attivazione di strumenti di controllo su sicurezza, ambiente e prevenzione degli infortuni».
(da Il Messaggero del 07/02/02)
|
| |
Gradimento Articolo
|
Media del Punteggio: 0 Voti: 0
|
|