Resta senz’acqua anche il cimitero di Tivoli |
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.:Inviato Mercoledì, 06 febbraio 2002 @ 12:54:09 da titiro |
Problemi di approvvigionamento idrico nel quartiere empolitano e nei comuni della Valle dell’Aniene
Sorgenti a secco ed acqua con il contagocce dall'acquedotto Ronci. La siccità sta diventando un problema anche a Tivoli. Ne ha già fatto le spese il cimitero dove, da circa un mese, dalle fontanelle non esce nulla. Una situazione che negli ultimi giorni ha interessato anche il quartiere empolitano. Centinaie di famiglie stanno, da giorni, facendo i conti con rubinetti sempre più avari dell'ormai prezioso liquido. «Per fare fronte ai disagi dei visitatori del camposanto - ha detto un fioraio - ogni giorno facciamo la spola in alcuni fontanili fuori la città per caricare barili d'acqua.
La situazione è grave. In alcuni tratti l'Aniene si può attraversare a piedi». L'Amministrazione comunale si sta attrezzando con delle autobotti con le quali provvederà all'approvvigionamento idrico dei quartieri più in difficoltà. Il problema non interessa, invece, il liceo "Spallanzani".
Lo scientifico è frequentato da quasi mille ragazzi. I cassoni sono riempiti di notte. Un accorgimento che ha finora consentito di tirare avanti. Preoccupante quanto avviene nella Valle dell'Aniene, dove è quasi "sparito" il fiume Licenza. Questo territorio «ha bisogno di nuove infrastrutture, soprattutto in riferimento alle reti idriche dei comuni, per consentire alle amministrazioni comunali di fronteggiare in futuro, con mezzi adeguati, eventuali emergenze come quelle verificatesi».
A dirlo sono Bruno Proietti, presidente della Comunità Montana dell'Aniene, e l'assessore all'Ambiente, Giuseppe Mastrecchia, che di recente hanno fatto il punto sulla cosiddetta "emergenza acqua" determinatasi in alcuni dei trentuno comuni a causa del lungo periodo d'assenza di nevicate e piogge. In una nota inviata, tra gli altri, ai ministri dell'Ambiente e dei Trasporti, Matteoli e Lunardi, al presidente della Regione, Storace, ed a quello della Provincia, Moffa, hanno tuttavia sottolineato che le singole municipalità, pur con la «carenza dei mezzi a diposizione, sono riuscite, con il costante impegno della Comunità Montana dell'Aniene in termini di attrezzature e d'impiego dei volontari della Protezione Civile, ad alleviare i disagi alle popolazioni nonostante l'indispendabile ricorso alla limitazione all'erogazione di acqua potabile in abitazioni ed esercizi pubblici». Per Proietti e Mastrecchia le attuali condotte idriche non rispondono più alle esigenze dei residenti. Sollecitano la costruzione «di nuovi impianti per il rifornimento di acqua potabile».
(da Il Tempo del 06/02/02)
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