Promuovere
l’informazione sulla malattia, favorire la diagnosi precoce, creare una rete di
supporto per i pazienti e i loro familiari, incentivare il ricorso all’uso
delle terapie farmacologiche più efficaci e degli interventi riabilitativi,
sono gli obiettivi della campagna nazionale Una città per l’Alzheimer, ospitata a
Guidonia (Roma) in questi giorni. La campagna, realizzata con il contributo di Novartis e
con la consulenza scientifica del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, avrà
il suo “clou” nell’incontro pubblico
che si svolge sabato 29 maggio alle 10.30 all’Hotel Imperatore Adriano, in
via Garibaldi 167 a Villanova di Guidonia, che ha l’obiettivo di sostenere e offrire un
supporto ai caregiver, fornendo loro tutte le informazioni utili sulla malattia
di Alzheimer.
Promuovere
l’informazione sulla malattia, favorire la diagnosi precoce, creare una rete di
supporto per i pazienti e i loro familiari, incentivare il ricorso all’uso
delle terapie farmacologiche più efficaci e degli interventi riabilitativi,
sono gli obiettivi della campagna nazionale Una città per l’Alzheimer, ospitata a
Guidonia (Roma) in questi giorni. La campagna, realizzata con il contributo di Novartis e
con la consulenza scientifica del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, avrà
il suo “clou” nell’incontro pubblico
che si svolge sabato 29 maggio alle 10.30 all’Hotel Imperatore Adriano, in
via Garibaldi 167 a Villanova di Guidonia, che ha l’obiettivo di sostenere e offrire un
supporto ai caregiver, fornendo loro tutte le informazioni utili sulla malattia
di Alzheimer.
Si stima che siano oltre 50.000
le vittime della malattia di Alzheimer nel Lazio: circa 10.000 solo nella
provincia di Roma. Numeri destinati ad aumentare nei prossimi anni a causa del
progressivo invecchiamento della popolazione. L’Alzheimer,
la forma di demenza più diffusa in tutti i Paesi occidentali, può avere un esordio insidioso, con disturbi aspecifici
della memoria, scambiati per normali difficoltà dell’invecchiamento. Spesso
così la malattia passa inosservata per qualche tempo prima della diagnosi e i
pazienti giungono ad una visita specialistica quando la sintomatologia è in
fase già avanzata. È invece fondamentale la
diagnosi precoce per un intervento terapeutico tempestivo che garantisca una
migliore qualità della vita dei malati e dei loro familiari.
“È evidente
l’importanza di campagne che sensibilizzino l’opinione pubblica su una
questione da affrontare con urgenza per garantire i giusti interventi
socio-sanitari alla persona malata ed alla sua famiglia” – dichiara Gabriele
Carbone, Responsabile Centro
Demenze e Unità Valutativa Alzheimer, Italian Hospital Group, Guidonia. “Una
diagnosi precoce può permettere di mettere in atto tutte quelle misure
necessarie per affrontare i problemi connessi con la progressione della
malattia”.
“Quest’iniziativa ha il
significato di un impegno collettivo a favore degli ammalati e delle loro
famiglie” –
dichiara Marco Trabucchi, Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia e Presidente
Associazione Italiana Psicogeriatria. “È sempre più chiaro che la risposta
migliore alle sofferenze è allo stesso tempo offerta dai servizi sanitari,
attraverso interventi terapeutici e riabilitativi, farmacologici e non
farmacologici, e da un’attenzione diffusa da parte della collettività, che
stende attorno al malato e a chi lo assiste una rete di presenze e di relazioni
che si rivela importantissima per garantire una qualità di vita adeguata a chi
soffre”.
Le terapie attualmente
disponibili non permettono di ottenere la guarigione ma riescono ad assicurare
un buon controllo dei sintomi della malattia, soprattutto in fase medio-lieve, salvaguardando per
gran parte del suo decorso la qualità della vita dei pazienti e dei caregiver.
Per rallentare il decorso della malattia e migliorare gli spazi di autonomia
dei pazienti, occorre prendersene cura seguendo un approccio multidisciplinare:
fondamentali sono il coinvolgimento attivo dei familiari, la cooperazione e la
collaborazione tra i medici, i caregiver e gli operatori sanitari. Un ruolo fondamentale
spetta alle Associazioni, che forniscono un prezioso contributo e un sostegno
alla famiglia che si fa carico quotidianamente del paziente. “La demenza di
Alzheimer è una patologia a forte impatto sociale”— sottolinea Giacomo Maria
Salmucci, Presidente Associazione
Alzheimer Roma Onlus – “che si sta diffondendo sempre più e che mette a dura
prova le famiglie. Nonostante gli sforzi per adeguare la rete di assistenza
nella Provincia di Roma, siamo ancora lontani dal rispondere alle esigenze dei
malati e delle loro famiglie”.
“Riteniamo urgente e non più
rinviabile” –
aggiunge Vincenzo Cannavale, Presidente Associazione Alzheimer Anziano Fragile Onlus
– “l’approvazione in Parlamento di una Legge specifica che contenga ‘linee
guida’ atte a riorganizzare e integrare in modo omogeneo su tutto il territorio
nazionale la complessa rete dell’assistenza socio-sanitaria ai malati di
Alzheimer e di altre demenze e che preveda anche aiuti economici alle famiglie
che assistono a casa i malati”.
La campagna, realizzata con il
patrocinio di Comune di Guidonia e Azienda Unità Sanitaria Locale Roma G, è
partita venerdì 21 maggio a Villanova di Guidonia con la distribuzione di
materiale informativo sulla malattia attraverso il gazebo allestito in Piazza San Giuseppe Artigiano. Sabato 22 maggio il gazebo si è spostato a Setteville, in Piazza Trilussa.
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