STOP ALLE MORTI NELLE CAVE |
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.:Inviato Venerdì, 01 febbraio 2002 @ 16:25:29 da titiro |
Tremila lavoratori si sono fermati ieri, nel comparto Tivoli Guidonia.Non solo per l’adesione allo sciopero regionale ma anche per dire basta alle morti e per non dover piangere ancora, tra qualche tempo, qualche altro compagno che per fatalità, come vorrebbe far passare qualcuno, per il non rispetto dei parametri di sicurezza e lo spregio di ogni rispetto del lavoro e dei lavoratori, affermano invece gli operai, si troverà coinvolto in un tragico incidente. Non solo i lavoratori delle cave e dell’indotto sono scesi in sciopero ma anche le maestranze del cementificio e moltissimi operai dei cantieri edili. Più di trecento quelli che hanno partecipato alla manifestazione a Roma, a piazza SS. Apostoli, insieme ai colleghi provenienti da tutta la regione. Ed alle sedici il prefetto Del Mese ha ricevuto proprio una delegazione di sindacalisti ed operai delle cave di travertino che hanno esposto l’urgenza di una task force per i controlli ispettivi e, nell’incontro già fissato per il 12 febbraio, di avere già una proposta operativa su cui discutere. Il prefetto che ha rassicurato i lavoratori sul pieno impegno personale e ha detto di essere molto sensibile a queste problematiche che, purtroppo, troppo spesso, hanno tragici risvolti, nei prossimi giorni si occuperà di mettere a fuoco tutte le sfaccettature del problema ed a trovare soluzioni che siano immediatamente applicabili. Con i vertici della regione Lazio invece rimane fissato l’incontro di lunedì 4 febbraio alle ore 18. Anche in questa occasione, come ha dichiarato Domenico Petrocchi segretario Rm4 della Fillea Cgil cave, i lavoratori non si accontenteranno delle semplici promesse e dei ìvedremo" o dei piani di là a venire ma chiederanno con forza che si applichi immediatamente, intanto, quel protocollo d’intesa già sottoscritto da Cgil, Cisl,Uil, Assomarmi, Asl, Inail, comuni di Tivoli e Guidonia negli ultimi mesi del 2001. L’incidente di lunedì scorso alle cave nel quale ha perso la vita, lo ricordiamo, Eugenio Longo un ragazzo di 26 anni originario della Calabria, dopo la solidarietà, le interrogazioni che a livello regionale e provinciale si sono susseguite in questi giorni come quella anche del consigliere provinciale tiburtino Andrea Napoleoni, ieri poi è approdato anche al Parlamento. Con una interrogazione, presentata dal senatore Gasbarri ai ministri del Welfare e degli Affari regionali, Roberto Maroni ed Enrico la Loggia dove oltre a ricordare la impressionante sequenza dei morti ed il fatto che solo per un puro caso l’incidente non si è trasformato in tragedia, il senatore diessino ha chiesto, sull’esempio della regione Toscana, l’istituzione di un presidio permanente, così come da tempo vanno richiedendo anche i sindacati che stanno vagliando anche l’opportunità di costituirsi parte civile nella vicenda.
(da Il Tempo del 1/02/02)
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