LA TRAGEDIA DELLA CAVA |
|
.:Inviato Martedì, 29 gennaio 2002 @ 16:34:16 da titiro |
Il racconto degli operai: la terra ha tremato e abbiamo visto i compagni precipitare nella melma «Ingoiati da una voragine di fango e acqua».«Aiuto il terremoto!» hanno gridato all'unisono, Fernando Muzi 50 anni di Licenza che alle
cave lavora insieme ad un fratello, Salvatore Sinatra di 52 anni di Marcellina, Sergio Maggioni di 53 di
Guidonia, ora ricoverati all'ospedale di Tivoli, ed il giovane ventiseienne, Eugenio Longhi originario di Reggio
Calabria ma residente a Collefiorito di Guidonia, che ha perso la vita, percependo la stessa sensazione di
terreno che sfuggiva sotto i piedi. Gli operai della Tc travertino Caucci erano intenti a montare le pompe per
aspirare l'acqua da quella cava dismessa che ora doveva essere riaperta e quelli della Cosmoter stavano
effettuando i lavori di scavo. E' successo così, tutto all'improvviso verso mezzogiorno. Un leggero tremore
del terreno, un impercettibile movimento e poi una cascata di terra ed acqua che ha trascinato gli operai sul
costone riversandosi sugli altri lavoratori che erano sul fondo della cava. Le grida degli uomini al lavoro
hanno avvertito i compagni, che si apprestavano ad interrompere il loro per la pausa pranzo, della tragedia
che si era appena consumata. Ai primi arrivati lo spettacolo si è presentato agghiacciante: un mare di
acqua, terra e fango aveva trasformato interamente il posto. L'acqua sul fondo era salita in pochi secondi
di almeno una decina di metri sollevata dai detriti e dalla terra che erano andati a riempire il fondo. Sul
posto tre operai, miracolosamente illesi perchè senza rendersene conto erano riusciti a mettersi in salvo.
Altri tre invece non erano in grado di aiutarsi, feriti in varie parti e ormai senza la possibilità di alcun appiglio.
Più grave e fatalmente segnata è apparsa subito la posizione del giovane alla guida dell'escavatore il cui
corpo, a notte inoltrata, nonostante il lavoro intenso ed anche l'apporto dei volontari della protezione civile
di Guidonia, non era stato possibile ancora recuperare. Nonostante il mezzo fosse pesantissimo, infatti,
era stato ribaltato come un fuscello dall'urto violento dello smottamento e dell'acqua. Immediati i soccorsi
da parte della polizia, dei carabinieri, dei vigili del fuoco che sono accorsi in forze anche con il reparto dei
sommozzatori ed un elicottero che si è reso necessario per tirar via con un imbrago gli operai poi portati
d'urgenza in ospedale. E mentre a Licenza e Marcellina, come a Guidonia molti si sono stretti intorno alle
famiglie all'ospedale tiburtino è scattato subito un piano di pronto intervento che ha messo tutte le strutture
a disposizione dei feriti che stavano arrivando. Prognosi di 45 giorni per Fernando Muzi, 30 quelli che i
medici hanno dato invece a Sergio Maggioni, con 10 giorni ma sono in corso più approfonditi esami, se la
dovrebbe cavare, infine, salvatore Sinatra che per il momento sembrerebbe accusare solo una forte
contusione alla colonna vertebrale.
(da Il Tempo del 29/01/02)
|
| |
Gradimento Articolo
|
Media del Punteggio: 0 Voti: 0
|
|