Istantanee di fine agosto tra Berlusconi, bikini e burkini |
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.:Inviato Lunedì, 14 settembre 2009 @ 15:15:11 da marginalia |
marginalia scrive "Lì per lì non ho pensato di farne una fotografia, quindi niente
immagine, ma mi sono imbattuta in uno sconcertante cartello all'entrata
di un bar-pasticceria in quel di Policastro, località marina del
Cilento.
[ continua... ]A pochi km da qui perle di rara bellezza (le calette
raggiungibili solo in barca da Scario, le bellissime spiagge di sabbia
e sassi di Camerota, le grotte di Palinuro) e mare azzurro-smeraldo
(anche se dopo i liquami a Capri e Ischia
chi ci crede più), ma Policastro è decisamente bruttina, acqua opaca e
spiaggia coperta di immondizia (gli autoctoni imputano la monnezza ai
"napoletani" che emigrano qui in massa durante i mesi estivi, ma si sa,
lo stereotipo è più convincente della realtà anche da queste parti).
Comunque ero di passaggio e la pasticceria Alba merita sicuramente una
visita, sfogliate, cannoli e cornetti al cioccolato sono deliziosi, un
po' meno il cartello che campeggia in vetrina : si prega di entrare
vestiti. Paradossale (o forse no) che proprio in questa estate dominata
da gossip e foto delle feste berlusconiane
con fanciulle senza veli e maturi signori con portafogli gonfi (e dopo
anni di sculettamenti in tivù, concorsi di Miss Italia e manifesti pubblicitari giganti
con tutto in mostra di cui nessuno/a sembrava indignarsi più di tanto
....), l'Italia di Berlusconi riscopra il gusto spinto per
l'abbigliarsi decoroso. Anche durante il G8 a L'Aquila erano state
diramate precise norme alla cittadinanza, proibiti tra l'altro
infradito, canottiere e abiti succinti (rinvio a Mapps
per una puntuale analisi). Insomma, i divieti fioccano un po'
dappertutto, una vera ondata moralizzatrice si abbatte anche in remote
località marittime dove non si può girare per strada o entrare in un
bar a pochi metri dalla spiaggia in bikini ... Che ne dite? Forse una
soluzione comoda (?) sarebbe quella di acquistare uno di quei costumi
super tecnologici e piuttosto castigati usati tra l'altro dalla
medaglia d'oro Federica Pellegrini, si eviterebbe perlomeno la
scocciatura, durante una giornata in spiaggia, di doversi vestire tutte
le volte che si ha voglia di andare a bere una limonata al bar (dove
quasi sempre campeggia un manifesto che pubblicizza la comparsata molto
poco vestita di una velina o escort famosa in una discoteca della
zona). Certo si potrebbe correre il rischio di essere scambiata per una
donna musulmana in burkini,
come quella alla quale è stato impedito di fare un tuffo in piscina
nella Verona del leghista Tosi. Ma forse, caldo permettendo, il giorno
che mi decido, potrei scrivere sul davanti (e per sicurezza anche sul
didietro) del mio costumino fasciante un magrittiano "questo non è un
burkini" ... Sfinita da 35 gradi all'ombra e dalla disgraziata
congiuntura storica che stiamo vivendo, tento di imbastire pratiche di
resistenza contro un sistema profondamente razzista e sessista, che
denuda (o vorrebbe denudare) alcune mentre copre (o vorrebbe coprire)
altre, per rinchiuderci tutte in un nuovo serraglio. Dal quale tirarci
fuori quando (e come) "serve" ..."
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Gradimento Articolo
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