COMUNICATO STAMPA DEL CRA
Elezioni amministrative 2009 - Nessuna delega in bianco
Nel momento in cui, in piena “tenzone”
elettorale, i vari candidati ed i partiti (di sinistra, di destra, di
centro, di centrosinistra, di centrodestra e chi più ne ha più ne
metta...) si riempiono la bocca di promesse, di buoni propositi sulla
gestione futura del territorio, di non-sense e di appelli alla bontà,
all'unità, alla famiglia, alla solidarietà, i cittadini vengono
travolti da questa valanga di parole vuote e di slogan, che – ci
dice l'esperienza – verranno disattesi lo stesso giorno seguente le
votazioni amministrative locali....
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Comitato
per il Risanamento Ambientale di Guidonia
Elezioni
Amministrative 2009
NESSUNA
DELEGA IN BIANCO
Nel momento in cui, in piena “tenzone”
elettorale, i vari candidati ed i partiti (di sinistra, di destra, di
centro, di centrosinistra, di centrodestra e chi più ne ha più ne
metta...) si riempiono la bocca di promesse, di buoni propositi sulla
gestione futura del territorio, di non-sense e di appelli alla bontà,
all'unità, alla famiglia, alla solidarietà, i cittadini vengono
travolti da questa valanga di parole vuote e di slogan, che – ci
dice l'esperienza – verranno disattesi lo stesso giorno seguente le
votazioni amministrative locali.
Tutt'altro che qualunquista diventa
allora il discorso che, ormai da anni, fa il Comitato per il
Risanamento ambientale di Guidonia (CRA), che, ancora una volta,
ricorda ai candidati e soprattutto agli elettori la situazione
incredibile che sta vivendo l'area guidoniana, sottoposta a “stress
ambientale” e a malgoverno a causa delle amministrazioni che si
sono susseguite a Piazza Matteotti, completamente succubi degli
interessi privati dei “poteri forti”: i cavatori di travertino, i
vari palazzinari, i cementieri Buzzi Unicem e “gli amici di
Cerroni” (il re della “monnezza”).
Inquinamento pesante su tutto il territorio (in
modo particolare a Villanova, Villalba, Guidonia, Setteville),
gravissime patologie in costante aumento (dovute per lo più allo
stesso inquinamento dell'aria), mancanza di servizi anche primari per
larghe fette di popolazione, degrado urbano e sociale, forte
disoccupazione soprattutto giovanile, danno ambientale: questo è il
lascito che il malgoverno degli ultimi 20-30 anni pone al centro del
dibattito elettorale e su cui elettori e candidati devono riflettere
e dare risposte.
La discarica per rifiuti all'Inviolata continua a
crescere e, diventata un “ecomostro”, costituisce un'onta ed un
pericolo per tutta la popolazione e per l'ambiente. La Regione Lazio
ha accentuato la già degradata situazione con l'autorizzazione a
costruire un impianto per la produzione di combustibile da rifiuti
proprio accanto alla discarica, le “ecoballe” pronte per essere
incenerite nei forni della Buzzi Unicem, il cementificio che sta già
fortemente compromettendo la qualità dell'aria cittadina, l’attività
estrattive delle cave che continua a provocare pericolosi fenomeni di
abbassamento della falda e del terreno, una previsione di aumento di
decine di migliaia di residenti che investirà il territorio di
Guidonia con una nuova ulteriore colata di cemento a tutto vantaggio
dei palazzinari nostrani.
Tutto ciò è in netto contrasto con le promesse,
fatte due anni fa e non mantenute, di avviare la raccolta
differenziata domiciliare dei rifiuti.
Certo, Guidonia Montecelio non è l'unico comune
del Lazio a subire le offese delle lobby industriali, tutte tese a
fare i profitti privati a discapito della collettività, ma ad Albano
la cittadinanza si è unita per contrastare la costruzione del
gassificatore per rifiuti e per richiedere lo studio ambientale
preliminare; a Roma-Malagrotta, la popolazione della circoscrizione
ha fatto manifestazioni e ricorsi che hanno prima provocato il fermo
e poi le indagini sul nuovo gassificatore ed ora ha avviato una
“class action” per danni al patrimonio edilizio, depauperato a
causa degli impianti industriali dell'area e dell'alleanza tra
amministratori e lobbisti; a Colleferro, la magistratura sta
perseguendo gli inquinatori del territorio, dopo le ennesime denunce
degli abitanti. Anche sul nostro territorio la mobilitazione dei
cittadini di Setteville, Case Rosse e Settecamini ha fermato il
progetto della Basf di incenerimento di rifiuti speciali. Come si
vede, la lotta collettiva può pagare.
Grazie
anche al lavoro di informazione e controinformazione delle
associazioni e dei comitati presenti sul territorio da anni, la
scadenza elettorale deve far scattare nella popolazione guidoniana un
sussulto di orgoglio, un rifiuto della delega in bianco, un impegno
per il proprio futuro ed una presa di responsabilità in prima
persona.
Comitato
per il Risanamento Ambientale di Guidonia