Anonymous scrive "Riceviamo e pubblichiamo, omettendo riferimenti, email e contatti per ovvi motivi
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In allegato Vi rimetto il testo di una mia nota relativa alla questione in oggetto che tra breve investirà migliaia di cittadini delle comunità interessate ai terreni in enfiteusi il cui diretto dominio, già di proprietà dei principi borghese, è stato acquistato con notevole esborso di denaro, dalla Uniland s.p.a.
Sono a Vs. disposizione per eventuali chiarimenti ed assistenza, precisandoVi che sono molto esperto nella materia e posso fornire qualsiasi documentazione a riprova ivi comprese decine e decine di cause pendenti e definite con esito positivo.
Cordiali saluti.
Avv. E. S.
ALLE COMUNITA’ DI GUIDONIA-MONTECELIO, MENTANA,PALOMBARA SABINA, MARCELLINA, TIVOLI, SAN POLO
PROBLEMATICA TERRENI EX BORGHESE
La comunità locale deve essere messa a conoscenza di una situazione che a breve senz’altro coinvolgerà i legittimi diritti e, quindi, gli interessi economici di una consistente parte della popolazione con conseguenti gravi pregiudizi in danno di tantissimi cittadini e delle loro famiglie nonché di tantissime società e/o enti anche pubblici che operano sul territorio.
In breve: la maggior parte dei terreni delle locali Comunità, addirittura ( almeno sembra da notizie giornalistiche ) l’area aeroportuale di Guidonia, rientrano nelle ex proprietà dei Principi Borghese che nel corso dei secoli li hanno concessi in enfiteusi perpetua mantenendo, ovviamente e come per legge, il diretto dominio con ogni conseguenza di legge ancora oggi in vigore: gli utilisti non sono gli effettivi proprietari e titolari dei terreni e di quanto sopra vi accede ma sono esclusivamente degli enfiteuti che dovrebbero corrispondere un canone e che per diventare effettivi ed esclusivi proprietari dei terreni e di quanto sopra costruito devono affrancare i fondi corrispondendo al titolare del diretto dominio il giusto prezzo d’affranco; i titolari del diretto dominio, a loro volta, possono:
a) pretendere il pagamento dei canoni enfiteutici entro determinati limiti;
b) pretendere la “ devoluzione “ dei fondi ( cioè la restituzione ) in casi specifici e soprattutto quando non sono stati pagati i canoni dei livelli per due anni, quando i fondi non sono stati migliorati, quando i fondi hanno cambiato destinazione e non sono stati utilizzati per il fine di cui al contratto di enfiteusi .
In questo ultimo caso si avranno i maggiori guai per i titolari dell’utile dominio che hanno edificato sui terreni gravati da enfiteusi le loro case che in casi estremi potrebbero non essere nella piena proprietà degli utilisti.
Le problematiche giuridiche ed economiche sono tante ed ogni caso concreto può essere diverso dall’altro ed in questa lettere possono essere soltanto riassunte, come abbiamo tentato di fare, e non per l’intero analizzate e descritte.
Arriviamo alla vicenda attuale per far comprendere agli interessati il perché, entro breve tempo, migliaia di cittadini, società, enti saranno interessati alla vicenda dei c.d. Terreni “ Ex Borghese “. Difatti detti beni sono stati acquistati con un esborso di diversi milioni di euro dalla società UNILAND s.p.a. quotata in borsa che ne ha fatto il suo vessillo per averne prima un grosso ricavo borsistico, propagandando sui “ mass media “ il favoloso acquisto di migliaia di ettari di terreni ,in comune di Roma in Comuni vicinioria, agricoli, edificati, edificabili, industriali, artigianali che ricadono appunto nei territori dei Comuni interessati e poi un grosso ricavo economico dallo sfruttamento dei diritti acquistati sui terreni stessi.
La ovvia conseguenza sarà che un investimento economico di quella entità genererà un prevedibile tentativo di conseguire il migliore e maggiore ricavo in denaro da parte della UNILAD s.p.a.,nuova proprietaria dei terreni c.d. “ Ex Borghese “.
Roma lì 15/03/09
Avv. E. S.
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