Cronaca di casa nostra |
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.:Inviato Sabato, 28 febbraio 2009 @ 10:03:58 da news |
Ecco come la questione delle ronde per prevenire le violenze contro le donne viene recepita a livello locale. Fraintendimenti, rischi di nuove violenze e tante polemiche, ma nessuna proposta reale per sconfiggere ogni forma di violenza attraverso il dialogo, la convivenza civil, la comprensione e l'accettazione dell'altro. Dentro Magazine
La difesa di Costanzo Di Paolo: “Era solo una sperimentazione”
GUIDONIA
- Ha scatenato una serie di polemiche l’iniziativa promossa dal
dirigente della Protezione civile di Guidonia, Costanzo Di Paolo, che
nella notte di mercoledì ha portato in strada le “ronde anti stupro e
anti-xenofobia”, con lo scopo di setacciare le zone meno abitate con
quattro auto dotate di lampeggianti blu e telecamere a infrarossi.
Iniziativa che ha incassato la disapprovazione della stessa Direzione
regionale della Protezione civile, che in una nota stampa della Regione
Lazio scrive: “in riferimento all'attività impropria di pattugliamento
svolta nel territorio di Guidonia dall'organizzazione di volontariato
di Protezione civile “Volontari valle Aniene associati”, ha provveduto
a comunicare alla stessa associazione che l'attività posta in essere
non è compatibile con le attività spettanti alle organizzazioni di
volontariato della protezione civile”. Nota a cui ha fatto eco la
diffida formale dei carabinieri del gruppo di Frascati “dall'effettuare
attività che non sono previste dalla protezione civile e sono di
esclusiva competenza delle forze di polizia”. “Quella di mercoledì è
stata solo una prova o meglio una sperimentazione durata solo dieci
minuti e che voleva essere solo la dimostrazione che la Protezione
Civile è sempre pronta a scendere sul territorio per essere al servizio
dei cittadini se la legge ce lo permette –. Ha dichiarato Di Paolo - La
nostra è un’organizzazione in possesso di attrezzature adeguate ed è a
conoscenza dello stato di diritto –. E ha aggiunto - l'opera delle
ronde non intendeva sovrapporsi a quella delle forze dell'ordine, ma si
voleva limitare alla segnalazione di eventuali situazioni critiche in
luoghi come stazioni, parcheggi o insediamenti abusivi”. I
volontari, in divisa e con un tesserino identificativo, “rappresentano
un deterrente e danno sicurezza ai cittadini”, spiega Di Paolo che
rivolge un appello “ai tanti ex carabinieri, poliziotti o finanzieri
per unirsi ai volontari della Protezione civile che a Guidonia conta 30
uomini”. “Non ho mai autorizzato le ronde dei cittadini in accordo con
le Forze dell’Ordine - . Ha dichiarato l’ex sindaco Filippo Lippiello -
Semmai sono state fatte delle convezioni con gli istituti di vigilanza
privata in stretto contatto con la stazione dei Carabinieri. Quello che
mi auguro è che ci sia una regolamentazione dettagliata sulla
istituzione e gestione delle ronde. Certo vedo di buon occhio molto di
più il supporto della Protezione civile che dei cittadini”.
Federica Sciarratta
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