Il vescovo: guai all'indiffenza verso la violenza |
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.:Inviato Venerdì, 25 gennaio 2002 @ 21:32:08 da titiro |
Il monito di monsignor Pietro Garlato, bisogna aiutare chi è in difficoltà a ritrovare la dignità umanaTIVOLI - «Bisogna svegliare le coscienze, è urgente ridare dignità umana anche a chi non è più in grado di affermare il suo
essere uomo. E' un impegno per la chiesa, deve esserlo per le istituzioni, deve diventarlo per i singoli cittadini». E' forte
il richiamo che viene dal vescovo di Tivoli Monsignor Pietro Garlato di fronte ad un fatto che non può essere ristretto nel
solo ambito della cronaca. «C'è un impoverimento dei valori che riguarda soprattutto il rispetto della persona, c'è una
tendenza a non considerare gli altri sul nostro stesso piano, c'è inoltre un comportamento che sembra improntato a tacitare
anche gli impulsi di carità in fondo all'animo». L'episodio di ieri comunque ha profondamente colpito il Pastore della
diocesi tiburtina sia per l'accanimento che contro una povera creatura si è perpetrato sia per non essere riuscito e per, a
volte, non riuscire ad aiutare proprio chi ha più bisogno non solo di cose materiali ma anche, tutti giorni, di una mano
protesa a dare conforto, a dare forza, a riportare alla vita.
«Attraverso la Caritas tiburtina ed i volontari che operano con noi, quotidianamente cerchiamo di dare aiuto ai fratelli più
sfortunati ed i sacerdoti, in tutta la diocesi, sono molto attenti a cogliere anche i più piccoli disagi ma è necessario
ancora stimolare le coscienze degli uomini, richiedere ad alta voce l'impegno di tutti per venire incontro a questi fratelli,
ed un impegno maggiore delle istituzioni a tutti i livelli».
La gravità di alcune azioni, per Monsignor Garlato, rischia di centuplicarsi se poi, i cittadini, proprio a queste sembrano
fare l'abitudine e non c'è invece una reazione forte che scuota dal di dentro la città. «Ci deve essere il massimo rispetto
anche della volontà delle persone che andiamo ad aiutare senza prescindere dalla consapevolezza che il nostro operare deve
avere sempre presente la persona ed il recupero della sua dignità».
Un episodio, infine, per il vescovo che pone l'accento sul bisogno di ritrovare, nelle famiglie, come nei giovani, il senso
vero della vita ed il rispetto pieno per questa come per un dono grandissimo dato all'uomo.
(da Il Tempo del 25/01/02)
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