Senza casa accoltellato nella notte a Tivoli |
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.:Inviato Venerdì, 25 gennaio 2002 @ 21:26:29 da titiro |
Pensionato di 71 anni ferito con 20 coltellate nella notte mentre dormiva vicino alla banca in piazza Garibaldi. Dopo il raid Ciro Mazzella è riuscito ad alzarsi e, barcollando per strada, ha trovato aiuto.. Soccorso l'altra notte, intorno alle quattro, mentre barcollando, colpito da una ventina di pugnalate, cercava di
chiedere aiuto, è stato poi operato d'urgenza, al San Giovanni Evangelista di Tivoli e già ieri pomeriggio, dopo
l'asportazione della milza ricoverato in terapia intensiva. Ora non è più in pericolo di vita mentre le indagini dei
carabinieri della compagnia di Tivoli, diretta dal capitano Giuliano Palozzo, scattate immediatamente si stanno muovendo in
tutte le direzioni e, anche se per il momento c'è il massimo riserbo da parte degli inquirenti, non si esclude che il
ferimento potrebbe essere stato portato a segno con un disegno ben preciso e da più persone. Una aggressione del branco? Una
azione punitiva, da parte di un gruppo, nei confronti di chi, senza mai disturbare, aveva preferito la vita in mezzo alla
strada invece che nel caldo e nella sicurezza di una casa? Ciro Mazzella, 71 anni, pensionato e vedovo, non è riuscito, per
il momento, a ricordare quasi nulla della aggressione, Non sa nemmeno quanti fossero i suoi aggressori. Niente dice di quel
coltello, che per venti volte si è infilato nei suoi strati di abiti, che forse lo hanno salvato, fino ad arrivare a ferire
il suo corpo e un avambraccio ma non le gambe segno che si voleva che la lama penetrasse in parti vulnerabili, per fare
veramente male. Il suo cognome, ad Ischia, l'isola ed il paese da dove è venuto da poco più di un anno, a Tivoli, dopo aver
girovagato, sempre con le sue borse di plastica che rappresentano tutti i suoi averi e la sua casa anche nella capitale, lo
hanno tre persone su dieci ed anche una strada, dedicata ad una delle prime figure istituzionali del paese Porto d'Ischia.
Lui Ciro, pensionato e vedovo da anni ha abbandonato la sua isola e, a Tivoli, dorme nei pressi di piazza Garibaldi vicino
allo sportello di un istituto bancario. Quando fa freddo si rifugia invece in un androne o sotto il portico che immette sulla
piazza antistante l'ingresso di Villa d'Este. E' sempre taciturno, non ha mai dato fastidio, non è mai stato coinvolto nè in
schiamazzi di ubriachi nè in litigi tra sbandati, accetta la carità dagli altri ma non l'accoglienza, ad esempio, che don
Fabrizio, alla chiesa del Gesù offre a chi è solo in mezzo alla strada. L'altra notte, nonostante il freddo pungente qualcuno
lo ha visto, intorno alle due ancora in giro e non rintanato nel suo solito cantuccio. Due ore più tardi i suoi lamenti, un
barcollare ed incedere con fatica hanno svegliato nel sonno una donna che si è affacciata, lo ha riconosciuto e lo chiamato
chiedendo se stesse male.
Sulla piazza un giovane di passaggio gli è andato incontro ha capito che aveva bisogno di aiuto ed ha avvertito il 118 che
con una ambulanza lo ha poi portato d'urgenza all'ospedale.
Ciro quasi sicuramente se la caverà ma la città è rimasta attonita di fronte a tanta gratuita violenza, sospesa tra le paure
di ieri e le tensioni che sembravano ormai far parte di un'altra storia.
(da Il Tempo del 25/01/02)
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