Dopo 2 mesi dagli ultimi esposti, non trovando altra via che conduca quanto prima alla risoluzione del problema, i cittadini di Marco Simone coinvolti, scrivono una petizione che vuole essere al tempo stesso un'azione di richiesta e di protesta, inoltre pone le basi per successive azioni legali per le rispettive responsabilità singolarmente attribuibili ai soggetti destinatari della medesima.
Racc.ta A/R
Al Comune di Guidonia Montecelio (RM) in persona del Sindaco p.t
All’Assessore LL.PP. Filippo Silvi
Al Dirigente LL.PP. Ing. Fabio Russo
Al Presidente della VIII Circoscrizione Maria Marinelli
All’Assessore All’Ambiente Arturo Giura
p.c. Alla Procura della Repubblica di Tivoli (RM)
Oggetto:
Petizione per realizzazione rete fognaria I sottoscritti, tutti abitanti in Guidonia Montecelio (RM) in Zona MARCO SIMONE di cui alle seguenti strade: VIA SPAGNA, VIA JUGOSLAVIA, VIA FRANCIA, VIA CASAL BIANCO E VIA GERMANIA
Lamentano che, a seguito di numerosi esposti e segnalazioni inviate alle autorità competenti sia da singoli cittadini che da associazioni ambientaliste, si trovano in una situazione di grave disagio:
· A differenza di altri cittadini della medesima Località sono stati completamente ignorati da quasi tutti gli appalti Pubblici che prevedevano la realizzazione delle infrastrutture Primarie e soprattutto quella più intollerabile, visto il degrado e le pessime condizioni igienico-sanitarie in cui vivono, della realizzazione della
rete fognaria.
· Molti di loro, pur avendo dimostrato di voler regolarizzare eventuali inadempienze, si trovano a dover sopportare: l’onere di adeguamento dei sistemi di smaltimento reflui non più a Norma; a realizzare dette opere nei tempi necessari ed in conformità alla regola d’arte; a pagare le sanzioni (previste minimo di 5.000 Euro) e, come se ciò non bastasse, a sopportare la “beffa” di ottemperare all’obbligo di allacciarsi, alla rete fognaria comunale, qualora questa venga realizzata.
Premesso
· che in molti casi la situazione era ben nota ai nostri Amministratori, i quali hanno “chiuso un occhio” certi della omertà dei cittadini (il loro anche inconsapevole coinvolgimento li avrebbe messi nelle condizioni di rinunciare ad azioni legali) e forti delle coperture amministrative, di cui godevano e godono ancora, (tanto è vero che solo a seguito del coinvolgimento della Procura della Repubblica di Tivoli si sono intraprese azioni incisive volte a trovare soluzioni, anche dolorose ma serie e nel pieno rispetto della Legalità) sono mancate le risposte Ufficiali a Atti ufficialmente presentati, protocollati e puntualmente archiviati.
· Che sussistono gravi omissioni ed il sospetto che nella questione fognature le illegalità, singolarmente ascrivibili alle Autorità in indirizzo, sono principalmente le seguenti: Falsa applicazione della Legge 28/80 (recupero insediamenti spontanei, variante di PRG); Destinazione illecita degli oneri edificatori e della sanatoria edilizia per indirizzi di spesa diversi; Turbativa della quiete Pubblica a causa della disparità di trattamento, vessatorio e fortemente discriminante, riservato ai cittadini sottoscritti; Omissione di Atti d’Ufficio; Il mancato rispetto della Legge sulla Privacy nonché la diffamazione.
Considerato
Che gli episodi lamentati saranno oggetto di specifiche denuncie presso le Autorità Competenti.
La presente per
ESPORRE
alle Autorità in indirizzo, ciascuno per la propria specifica competenza, quanto sopra segnalato, perché, considerata la oggettiva situazione di grave rischio per la salute Pubblica e soprattutto per evitare che solo i cittadini debbano farsi carico delle inadempienze succitate, queste provvedano ad adempiere ai loro doveri amministrativi rispettando le esigenze primarie, vale a dire: prima di impegnare fondi Pubblici, aggravando l’indebitamento delle Casse comunale con Mutui bancari, per realizzare opere inutili, dal nostro punto di vista, come il CAMPUS, il quale fagociterà 15.000.000 di euro lasciando i sottoscritti ad agonizzare in quartieri non più residenziali ma “pestilenziali”. occorre restituire pari dignità ed equiparare tutti i cittadini dotandoli delle stesse infrastrutture.
A tal proposito vogliamo ricordarVi che via Spagna oltre quanto sopra esposto, è la strada di confine del Parco Naturale Archeologico dell’Inviolata ed il paesaggio è fortemente danneggiato dalla ingombrante presenza della montagna artificiale di circa 5.000.000 di metri cubi della Discarica regionale. Visto che siamo i primi a pagare per la servitù, sia in termini di qualità della vita che economicamente
(non siamo neppure esentati dal pagamento della TARSU come avviane in altre situazioni) e che i fondi per il disinquinamento dai reflui di fognature sono stati erogati proprio dalla Regione Lazio, ci saremmo aspettati un trattamento di riguardo e non una totale alienazione.
Guidonia Montecelio 20-11-2008
I denuncianti:
NOME
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