Giunta provinciale itinerante |
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.:Inviato Mercoledì, 23 gennaio 2002 @ 13:40:06 da titiro |
TIVOLI Dal palazzo comunale, dove si è riunita la giunta provinciale itinerante, le proposte del presidente Moffa Una supermetro per andare nella Capitale Sì del sindaco e dei colleghi di Vicovaro, Licenza e della Valle dell’Aniene alla Comunità metropolitana.
Dal palazzo comunale di Tivoli, dove ieri si è riunita la giunta provinciale itinerante, alcuni rappresentanti dei comuni dell'hinterland romano hanno ribadito l'esigenza di una riforma istituzionale del territorio provinciale, abbracciando in pieno la proposta di «comunità metropolitana» avanzata dal presidente della provincia, Silvano Moffa. I sindaci di Tivoli, Vicovaro, Licenza e di altri Comuni della Valle Aniene hanno posto all'attenzione di Moffa e della Giunta provinciale tutti i loro problemi quotidiani (che vanno dalla viabilità e trasporti, alla mancanza d'acqua e di mezzi spazzaneve, per finire alla mancanza di lavoro, causa principale dello spopolamento delle cittadine e delle campagne) e insieme hanno chiesto che la provincia diventi la vera «regia» tra gli enti locali, dando vita alla «comunità metropolitana».
«I comuni - ha commentato Moffa - hanno recepito la filosofia di fondo della nostra proposta, che vuol legare sempre di più il territorio dell'hinterland romano alla Capitale e vuol costituire un valore aggiunto per la stessa città di Roma».
«Di fronte all'aumento della residenzialità fuori dai confini della Capitale, e quindi di un flusso in entrata su Roma di circa 300 mila macchine al giorno, come si può pensare - ha proseguito Moffa - di creare un asse metropolitano che si fermi ai confini del Raccordo anulare? Noi non dobbiamo pensare ad un raddoppio della metropolitana di Roma che può sì essere utile alla città, ma piuttosto dobbiamo anche progettare un sistema che leghi Roma a tutto l'hinterland e quindi elimini la difficoltà nel campo dei trasporti».
Per il responsabile di Palazzo Valentini, l'idea di fondo è quella di una «Capitale che si allarghi fino a comprendere tutti i Comuni della provincia romana, salvaguardando la specificità e l'identità dei Comuni ma anche creando una rete di "governance", che consenta ai servizi di funzionare meglio».
Secondo il progetto di Moffa, con la «Comunità metropolitana», si verrebbe a creare una sorta di Provincia «allargata» ai 19 Municipi della Capitale, che di fatto affiancherebbero gli altri 120 comuni del territorio. «L'attuale riforma di decentramento - ha precisato Moffa - è monca, perché ha decentrato poco in termini finanziari. Il Campidoglio dà poche risorse alle municipalità. Ha aumentato il livello di responsabilità del presidente del Municipio, perché viene eletto direttamente dal popolo, però non riesce ad avere un potere effettivo di amministrazione. La nostra idea è quindi - ha concluso il Presidente della Provincia di Roma, Silvano Moffa - quella che le municipalità assurgano al rango di Comuni metropolitani e quindi vadano ad acquisire tutti quei poteri che ha un comune piccolo».
(da Il Tempo del 23/01/02)
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