Legambiente sull'accordo Unicem |
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.:Inviato Mercoledì, 04 giugno 2008 @ 00:47:05 da sub |

Comunicato del Circolo Legambiente di Guidonia
Sulla ratifica del protocollo d’intesa tra l’Amm.ne Comunale di Guidonia e la Buzzi Unicem SpA, si riportano brevi ma necessarie integrazioni e correzioni a quanto apparso
sui media locali.
Le osservazioni complessive sui contenuti del protocollo sono da tempo sul sito
www.legambienteguidonia.org ma occorre qui porre l’attenzione su alcuni punti salienti
dell’accordo:
1) L’impegno, da parte del Cementificio, a non ricorrere all’utilizzo di cdr nei forni e a rendere pubblici i dati di emissione
rilevati al camino. Si tratta del risultato di una incessante battaglia condotta nell’ultimo anno da questo Circolo che
tuttavia non incide nella riduzione delle emissioni.
2) L’adozione delle migliori tecnologie disponibili (BAT) per abbattere i livelli di emissione. In sostanza, una normale
“messa a norma” già prescritta dalle leggi vigenti per ridurre le emissioni e l’impatto ambientale dell’industria.
3) I livelli di produzione concordati. Non si hanno a disposizione dati ufficiali sui livelli di produzione attuali dello
stabilimento di Guidonia, ma l’attuale capacità produttiva annua risulta essere inferiore a quella autorizzata e a quella
concordata nel protocollo. Naturalmente, l’adozione delle migliori tecnologie, verrebbe vanificata da un eventuale,
effettivo, aumento della produzione.
Purtroppo non sono state spiegate, dalla gran parte degli organi di informazione, le ragioni del clima teso che ha
caratterizzato la conferenza stampa indetta per la ratifica del protocollo. Per fare chiarezza anche sul clima e sulla
correttezza del confronto tra gli ambientalisti e i rappresentanti della Buzzi Unicem, vale la pena di ricordare che
sull’inquinamento da PM10 (che è solo uno dei fattori inquinanti), i rappresentanti della BU sostengono da tempo la
tesi secondo la quale sarebbe la vicinanza di Roma a spiegare gli “sforamenti” di PM10 a Guidonia. Questo Circolo ha
ampiamente criticato tali conclusioni e per questo gli è stato intimato, da una schiera di avvocati, di rettificare a mezzo
stampa le proprie osservazioni. Ciononostante, Legambiente Guidonia non ha mai smentito sé stessa anzi, ha
confermato pienamente le proprie valutazioni tramite apposito comunicato stampa a pagamento sui quotidiani.
Questi
fatti, nulla hanno a che vedere con le dichiarazioni dell’Ing. Massimo Toso della BU, secondo il quale questo Circolo
avrebbe ritrattato le proprie critiche alle conclusioni sulla provenienza del PM10. Da notare che l’emittente Teletibur ha
mandato in onda le affermazioni dell’Ing. Toso omettendo di netto la relativa smentita. Da smentire anche il presunto
“buon rapporto” vantato dalla BU, con Legambiente nazionale sulla questione Guidonia. Il responsabile scientifico di
Legambiente ha chiaramente ribadito che “non esistono le condizioni per istituire un tavolo tecnico di confronto con la
Buzzi Unicem a Guidonia. Su queste scorrettezze si fonda il clima di sfiducia nei confronti dei responsabili del
cementificio di Guidonia.
A parte l’inviata di Nuovo Oggi – Guidonia-Tivoli, i giornalisti presenti alla conferenza stampa apparivano del tutto
estranei ai contenuti del protocollo, né sembravano comprendere i motivi e le questioni del contendere, dunque si sono
limitati a riportare l’eco del Sindaco e della BU, senza domande di approfondimento, né sul protocollo, né sulle
polemiche in atto. Le sole osservazioni sulla presenza degli ambientalisti alla conferenza stampa sono riferite alla loro
rumorosità, visto che non erano stati neanche invitati. Non stupisce, invece, il caso limite di Dentro Magazine che
travisa un intercalare trasformandolo in una fantasiosa frattura tra il Circolo di Guidonia e Legambiente nazionale.
L’”inviata” non ha posto domande né, evidentemente, ascoltato bene, ne sono risultate parzialità ed errori grossolani
come evidenziato dall’imbarazzante pasticcio sui ruoli dei rappresentanti della Buzzi Unicem presenti all’incontro, ne
ha confusi 2 su 3.
In conclusione, pur esprimendo soddisfazione per il punto sul cdr, questo Circolo non ritiene “sufficiente” nel suo
complesso il protocollo siglato. A nostro avviso il protocollo doveva essere fondamentalmente uno strumetnto di
riduzione ulteriore dell’impatto ambientale dello stabilimento, rispetto agli obblighi previsti dall’adozione delle BAT.
In sintonia con le posizioni espresse da Legambiente Lazio e Legambiente Nazionale, il Circolo di Guidonia continuerà
a perseguire l’obiettivo della delocalizzazione dello stabilimento e a questo proposito si ritiene estremamente positiva e
benaugurante la nascita a Guidonia di un “movimento di liberazione”, ovvero un comitato ad hoc che persegue la
delocalizzazione dello stabilmento della Buzzi Unicem SpA.
Circolo Legambiente Guidonia
via della Lucera, 9 - 00012 Guidonia (RM)
www.legambienteguidonia.org
info@legambienteguidonia.org
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