.:Inviato Venerdì, 18 gennaio 2008 @ 11:51:31 da webmaster
Breve sintesi dell’incontro con il presidente Marrazzo del 16 gennaioCi sono stati riferiti alcuni elementi positivi in un contesto complessivo di scarsa consapevolezza del momento delicato che attraversa la gestione dei rifiuti in Italia e nel Lazio. Ci è stato sempre minacciato il rischio Campania ma le risposte sono di tutt’altro tenore. Secondo noi, ovviamente, soltanto con la raccolta differenziata porta a porta si allontana ogni possibilità di crisi, soltanto praticando la gestione dei rifiuti ne usciremo rapidamente. La Regione, invece, insiste sulla strada dello smaltimento e punta tutto sui futuri impianti per “ridurre” il conferimento in discarica accettando di fatto tempi lunghi, i rischi sanitari connessi e la insostenibile termodistruzione dei materiali. Per la chiusura di Malagrotta, infatti, Marrazzo conta sul gassificatore e sugli impianti di selezione che man mano sottrarranno il tal quale alla discarica nella quale non andranno più stoccati i fanghi e di cui è stata garantita la copertura giornaliera.
Come al solito, ci sono stati magnificati i 175 mln del POR 2007-2013 che saranno impegnati per la rd e per gli impianti leggeri (compostaggio); per le isole ecologiche a fine mese ci saranno una serie di conferenze di servizio.
Sconcertante è stata la risposta in merito all’autorizzazione e alla tecnologia del gassificatore: la verifica si farà durante il collaudo!
E’ stato fatto notare al dr La Porta, che ha sostituito Marrazzo andato via per impegni precedenti, che dai verbali di uno dei tavoli di concertazione si è appreso per bocca del rappresentante della COLARI che la tecnologia del gassificatore non era più thermoselect e che, però, non era stata richiesta altra autorizzazione. La Porta ha risposta testualmente ”dopo la lettura del verbale abbiamo parlato con la COLARI che ha chiarito la propria situazione”. A noi non è stato detto se l’impianto è o non è a tecnologia thermoselect, alla faccia della trasparenza. Il controllo si farà al collaudo!
Non c’è stata risposta ad una domanda sulla consistenza delle voci sull’impianto di Albano. Su tale impianto La Porta ha detto che non c'è alcuna autorizzazione, e alla domanda se ci sarà, ha sorriso senza rispondere.
L’altro tecnico presente, Carrubba, ha praticamente fatto una difesa d'ufficio dell'ARPA, che nelle condizioni date di fondi e risorse ha fatto il massimo; di fatto, però, tale massimo ha permesso a Cerroni una gestione fuori legge. Lo stesso Paul Connet, presente alla riunione, ha affermato che il modo di operare della Regione in sostanza sta facendo gli interessi di un privato e non dei cittadini.
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