Uomo spara da balcone: ha tentato di uccidere 17 persone |
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.:Inviato Domenica, 04 novembre 2007 @ 22:25:12 da gjo |

Era in pensione anticipata per problemi psicologici
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Soffriva di crisi depressive e per questo era stato congedato anticipatamente l'ex ufficiale dell'esercito Angelo Spagnoli. Tiratore scelto, aveva da tempo problemi psicologici e di salute, per questo era stato messo anticipatamente in pensione. Forse, dicono ora gli investigatori, tutto cio' aveva creato una sorta di shock nella sua mente. Ieri sera l'uomo, mentre erano in corso le trattative, urlava 'vi odio tutti, mi avete eclissato ma io vi dimostrero' che non sono finito'.
GUIDONIA (ROMA) - Non un raptus di follia, non un gesto dettato da angoscia e disperazione ma un'azione preordinata e studiata con determinazione. Angelo Spagnoli, di 52 anni, che a Guidonia ha ucciso un uomo e ferito otto persone, secondo gli investigatori di polizia e carabinieri, preparava un gesto eclatante da almeno un mese.
A questa conclusione sono arrivati gli inquirenti dopo i sopralluoghi nella palazzina dove abitava l'ex ufficiale del Genio, anni fa congedato anticipatamente dall'Esercito perché soffriva di crisi depressive. Un pensionamento che, per gli investigatori, gli ha creato una sorta di choc nella mente. Il cecchino aveva realizzato nella terrazza della sua abitazione una sorta di bunker che avrebbe dovuto essere teatro dell'azione clamorosa. Nel terrazzo c'era una trincea da campo di guerra. Il bunker era circondato da filo spinato, sacchi di sabbia alternati a barili di benzina e postazioni per sparare.
La porta del terrazzo condominiale era stata sbarrata e per accedere al fortino aveva messo dieci trappole esplosive, che Spagnoli poteva azionare con tiranti di acciaio numerati che avrebbero fatto esplodere una carica composta da proiettili calibro 12. Tutto ciò, dicono ora gli investigatori di Tivoli e Roma, non poteva essere fatto in una sera. Forse ieri Spagnoli stava facendo la prova di un lanciafiamme artigianale che ha fatto divampare un incendio nel balcone, tanto da far accorrere alcuni automobilisti che passavano casualmente di lì, come la vittima, Pino di Gianfelice, che era con la moglie, rimasta ferita e che si era fermata per dare aiuto, e i pompieri.
Ed allora, ha preso pistola e carabina, e ha cominciato il folle tira a segno su chi si avventurava, con una carabina a ripetizione con un puntatore laser, una pistola 357 Magnum a canna lunga ed un fucile calibro 12 con canna sovrapposta. Armamentario e munizioni per fare una mattanza tanto che dai colpi esplosi gli investigatori hanno stabilito che ha poteva uccidere 17 persone, tra passanti e forze dell'ordine, oltre a quella che ha ammazzato, sparando contro almeno 50 proiettili. Quando dopo oltre un'ora e mezza di trattativa con le forze dell'ordine che avevano assediato la casa, Spagnoli, ancora fornito di munizioni, si è arreso a due carabinieri e ad un poliziotto, ha detto: "Mi dispiace per quello che ho combinato, voi non potete capire, non potete immaginare".
E mentre lo portavano via ha aggiunto: "Anch'io ho una divisa come voi", come a voler dire di essere sempre un soldato. Ora Spagnoli è in una cella del carcere di Regina Coeli, guardato a vista. E in ospedale c'é una guardia giurata, Luigi Zippo, in coma, con il cranio trapassato da un proiettile, mentre stamani è stata operata alla milza la compagna dell'uomo di 46 anni, Pino di Gianfelice, ucciso da Spagnoli. Tra chi è passato ieri sera in via Fratelli Gualandi era come se fosse capitato in un film dell'orrore, con quei corpi stesi a terra ferii e il sangue sulla strada. Come la figlia della vittima: "'Sembrava un film dell'orrore; c'era sangue sulla strada, colpi d'arma da fuoco a ripetizione, gente che urlava. E il corpo di Pino disteso a terra in una pozza di sangue che gli usciva dal petto". "Quando siamo arrivati - ha detto un poliziotto ferito, Pasquale Bufaletti - abbiamo visto a terra, in strada, due persone che non si muovevano".
COME SI PUO' LASCIARE CHE UNO COSI' ABBIA DELLE ARMI?
questo signore e' italiano, dove lo rimandiamo?
Esprimiamo la Nostra partecipazione per la scomparsa di "PINONE", con il quale abbiamo avuto il piacere di condividere alcuni degli sforzi fatti per cambiare questa società, e forse proprio la sua disponibilità per il prossimo, lo ha portato a fermarsi per avvertire gli abitanti del balcone in fiamme... rimanendo ucciso dalla follia di un sistema malato, del quale le armi e la depressione sono solo due dei tanti effetti.
Buon Viaggio Pinone...
Ass.Cult. Alter_MusiCulture
C.A.G.
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Gradimento Articolo
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