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Don Pietro Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro, è indagato dalla
Procura di Terni. L'accusa è di abusi sessuali. Sono state due denunce di ex
ospiti della comunità, impegnata nel recupero dei tossicodipendenti, a far
scattare le indagini che hanno portato all'iscrizione del sacerdote nel registro
degli indagati.
L'indagine è in corso da diversi mesi e i magistrati
hanno già ascoltato diversi testimoni. Secondo una prima ricostruzione le
denunce sarebbero circostanziate e farebbero riferimento a episodi avvenuti un
anno e mezzo fa. Le accuse sarebbero molte e abbastanza concordanti.
Dichiarazioni in cui gli ex ospiti della comunità, giovani che hanno avuto o
hanno tuttora a che fare con la droga, ripeterebbero sempre gli stessi racconti.
I pm incaricati dell'inchiesta hanno anche già interrogato Don Gelmini.
Il sacerdote non è ad Amelia, dove si trova la sede della Comunità
Incontro, ma in un'altra delle sue comunità. La prima replica è affidata al
suo portavoce, Alessandro Meluzzi, medico e psichiatra, nonché amico di Don
Gelmini da venticinque anni: "Siamo costernati ed angosciati ma lieti di portare
la croce buttata addosso ad un uomo che per 82 anni ha sempre servito Cristo, la
Chiesa e gli ultimi". "Come il piccolo Cireneo - ha proseguito Meluzzi - sono
contento di portare la croce accanto all'uomo da me conosciuto da 25 anni in una
struttura come la comunità Incontro, aperta, trasparente e con le pareti di
vetro". "Noi tutti siamo però - ha proseguito - anche angosciati perché i
giovani ospiti dei 287 centri della Comunità vedono messo a rischio tutto il
lavoro fatto in questi anni da don Pierino ed il loro cammino per uscire dal
mondo della droga".
"Soffro ma interiormente sono molto
sereno"
"Soffro, ma interiormente sono molto sereno perché 44 anni
di lavoro non si possono cancellare con delle insinuazioni. C'è in corso
un'indagine per accertare la verità e non capisco perché siano state diffuse
queste notizie per realizzare una gogna mediatica", ha detto al Tg5 don Pierino
Gelmini. "Guardo a coloro che sono stati punti di riferimento della mia vita -
prosegue don Gelmini - come don Zeno, don Orione e Padre Pio, che sono passati
attraverso vie crucis molto dolorose prima di me. Io ho avuto una vita
abbastanza serena e tranquilla, e questa prova deve dimostrare l'amore che io ho
per questo impegno, che mi lega prima di tutto a Dio con la fede, e poi a queste
persone che mi circondano, e che mi hanno mandato attestati di solidarietà e
amore".

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