Piero Angela: i rigassificatori |
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.:Inviato Venerdì, 09 marzo 2007 @ 12:59:08 da ortodeifrati |
Rigassificatore. Piero Angela conferma la possibilità di un incidente catastrofico: "Possibili decine di migliaia di vittime".Come mai la Gas Natural nasconde questo scenario nel suo Studio di Impatto Ambientale? Perché i cittadini non devono sapere?
Ora lo dice anche Piero Angela: i rigassificatori nascondono un rischio enorme. Nel suo ultimo libro è stato intervistato sulla questione di un possibile incidente. Piero Angela non lo esclude e spiega: "Una grande nave metaniera, che trasporta 125 mila metri cubi di gas liquefatto a bassissima temperatura, contiene un potenziale energetico enorme. Se nelle vicinanze della costa, per un incidente, dovesse spezzarsi e rovesciare in mare il gas liquefatto, potrebbe cominciare una sequenza di eventi catastrofici".
Piero Angela delinea uno scenario da brividi: "Il gas freddissimo, a contatto con l'acqua di mare, molto più calda, inizierebbe a ribollire, a evaporare e formare una pericolosa nube. Questa nube di metano evaporato rimarrebbe più fredda e più densa dell'aria e potrebbe viaggiare sfiorando la superficie marina, spinta dal vento, verso la terraferma. Scaldandosi lentamente la nube comincerebbe a mescolarsi con l'aria. Una miscela fra il 5 e il 15 percento di metano con l'aria è esplosiva. Il resto è facilmente immaginabile".
E qui Piero Angela descrive ciò che la Gas Natural ossia l'azienda che propone il rigassificatore a Taranto non vuole ammettere. Nello Studio di Impatto Ambientale che la Gas Natural ha commissionato alla Medea non trova nulla di ciò che scrive Piero Angela, ossia questo scenario: "Se questa miscela gassosa, invisibile e inodore, investisse una città, qualsiasi (inevitabile) scintilla farebbe esplodere la gigantesca nube. La potenza liberata in una o più esplosioni potrebbe avvicinarsi a un megaton: un milione di tonnellate di tritolo, questa volta nell'ordine di potenza distruttiva delle bombe atomiche.
Le vittime immediate potrebbero essere decine di migliaia, mentre le sostanze cancerogene sviluppate dagli enormi incendi scatenati dall'esplosione, ricadendo su aree vastissime, sarebbero inalate in "piccole dosi", dando luogo a un numero non calcolabile, ma sicuramente alto, di morti differite nell'arco di 80 anni".
Come mai non vi è nulla di questo scenario nello Studio di Impatto Ambientale del rigassificatore?
E' semplice: viene scartato a priori. Piero Angela invece specifica: "Si tratta di uno scenario assolutamente improbabile, ma non impossibile". Il fatto che non sia impossibile non autorizza la Gas Natural ad escluderlo a priori, come invece ha fatto adottando nello Studio di Impatto Ambientale la discutibile metodologia del "massimo scenario credibile". Se si parla di "massimo scenario credibile" e si definisce "non credibile" tutto ciò che invece ipotizza Piero Angela come "caso limite" allora si restringono gli scenari presi in considerazione. A questo punto occorre essere chiari: con la metodologia adottata dalla Gas Natural sarebbe escluso a priori anche l'incidente di Chernobyl.
Piero Angela sostiene a questo proposito: "Chernobyl è stato il peggior incidente teoricamente possibile in una centrale atomica. Lo scenario da incubo per qualsiasi ingegnere nucleare. Cioè la fusione del nocciolo, lo scoperchiamento del reattore, e la fuga dei composti radioattivi volatili nell'atmosfera. E' difficile pensare a qualcosa di peggio". Pertanto occorre riflettere sul fatto che "il peggior incidente teoricamente possibile" non va escluso, come invece ha fatto la Gas Natural per il rigassificatore, a vantaggio della discutibile metodologia del "peggior incidente credibile", che è ben altra cosa in quanto restringe il caso ad una valutazione soggettiva che esclude ciò che per la Gas Natural "non è credibile".
Fonte: CompletaMente.org - Archeologia e Natura
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