Da quando ha imparato a costruire muri l’umanità li ha usati anche per scriverci sopra. Gli
intonaci delle case di Pompei ci danno conto di rumorose campagne elettorali come di furtivi
incontri amorosi. Il Colosso di Rodi – si è scritto ironicamente – non cadde per il terremoto, ma
perché minato alla base dalle firme dei turisti.
attraverso le forme più varie, trova nelle città
contemporanee un livello di manifestazione talvolta parossistico. Il fenomeno del graffitismo
urbano coinvolge attivamente gruppi numerosi di attori, prevalentemente giovani, e
passivamente milioni di abitanti, vittime di quello che è stato definito un pervasivo
inquinamento grafico.
Un fenomeno di così vasta portata, che cambia radicalmente il paesaggio urbano dei centri e
delle periferie, senza apparente distinzione tra beni pubblici e privati, è oggetto di valutazioni
contrastanti. Queste forme di espressione – fortemente individuali e al tempo stesso
omogenee e ripetitive – possono essere viste con l’occhio critico dello storico dell’arte e con
quello tecnico del restauratore, con gli strumenti della filosofia del linguaggio e della storia
della scrittura, possono essere interrogate con le domande dello psicologo e del sociologo,
affrontate con l’impegno dell’educatore nella scuola e del giurista nel campo del diritto.
Di fronte ad approcci tanto diversi, è comprensibile che il mondo della politica e
dell’amministrazione pubblica fatichi a mettere in atto procedure operative di medio e lungo
periodo che provino a dare risposte convincenti ad un fenomeno sociale che si presenta al
tempo stesso come espressione di libertà e come gesto di sopraffazione culturale ed estetica.
Tra i due estremi del lassismo e della repressione il fenomeno viene controllato, ma non
governato.
La Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma Tre ritiene che sia compito proprio di
un istituto di ricerca favorire un confronto a tutto campo fra diverse competenze capaci di
recare elementi di riflessione su una realtà complessa che tocca da vicino, con reazioni
socialmente diversificate, una grande quantità di cittadini.
La speranza è quella di offrire agli amministratori pubblici una valutazione critica pluralistica che orienti le scelte di chi porta l’onere della tutela del paesaggio urbano senza perdere di
vista quegli obiettivi di coesione sociale che rappresentano un patrimonio fondamentale per il
presente e il futuro della nostra città.
programma
ROMA E IL GRAFFITISMO URBANO - Roma 29 marzo 2006
giornata di studio
Aula Magna del Rettorato, via Ostiense 159
programma
mattina
ore 10 apertura dei lavori
Prof. Guido Fabiani (Rettore della Università degli Studi Roma Tre)
Prof. Vito Michele Abrusci (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia)
Prof. Vittorio Casale (Direttore del Dipartimento di studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione)
Prof. Paolo D’Angelo (Direttore del Dipartimento di Filosofia) ore 10.30-13.00 interventi
Daniele Manacorda (archeologo - Dipartimento di studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione)
Barbara Cinelli (storica dell’arte - Dipartimento di studi storico-artistici, archeologici e sulla conservazione)
Massimo Marraffa (psicologo della comunicazione – Dipartimento di filosofia)
Simona Argentieri (medico psicoanalista)
Roberto Pujia (filosofo del linguaggio – Dipartimento di filosofia)
Fabio Troncarelli (paleografo – Università della Tuscia)
Francesco Careri (architetto – Dipartimento di Studi Urbani)
pausa
pomeriggio
ore 14.30-16.30 interventi
Maria Coscia (Assessore alle politiche educative e scolastiche del Comune di Roma)
Emanuela Vesci (docente di legislazione dei beni culturali, Università della Calabria, e notaio in Roma)
Vincenzo Zeno-Zencovich (giurista – Dipartimento di Diritto Europeo)
Luisa Cardilli (direttore – Sovraintendenza Comunale ai Beni Culturali)
Clara Cancellieri (funzionario direttivo – Sovraintendenza Comunale ai Beni Culturali)
Cecilia Bernardini (restauratrice)
ore 16.30-18.00 dibattito
Segreteria organizzativa
Laura Iamurri
Maria Luisa Michesi
Magda Miliano
Per informazioni: iamurri@uniroma3.it