hauyna scrive "
Riduzione dell’aspettativa di vita media (in mesi)
a causa di antropogenici PM 2,5

Dopo l'allarme lanciato il 7 gennaio " A proposito di polveri sottili..."
l'intervista rilasciata, qualche giorno fa. dal Dott. Stefano Mantovani
al giornale del Trentino "L'ADIGE" e riportata integralmente su questa
rete merita di essere rivisitata e drammaticamente calata nella realtà
ambientale del nostro territorio.
Quanto dichiarato a proposito
della pericolosità delle polveri sottili, cioè di quelle polveri
inferiori a 2,5 micron che vengono attualmente ignorate dai sistemi di
rilevamento che monitorano l'aria che respiriamo in quanto la nostra
legislazione prevede soltanto le PM 10, deve farci riflettere con
estrema preoccupazione sullo sforamento di 30 volte, che si è
verificato nel nostro Comune nei primi due mesi dell'anno in corso, dei
parametri previsti sulla concentrazione di PM 10 nell'aria che
respiriamo.
Perchè se tanto mi da tanto quante polveri PM 2,5 ci sono nella nostra aria?
Sicuramente
una quantità rilevantissima se come riportato nell'intervista del Dott.
Mantovani i maggiori produttori di queste polveri killer sono il
traffico diesel e gli stabilimenti che nel loro ciclo produttivo
raggiungono elevate temperature, vedi il cementificio.
"E'
un dato di fatto, sostiene il Dott. Mantovani, che le polveri
atmosferiche sono tanto più dannose quanto più le loro dimensioni sono
piccole: le polveri grossolane ( PM10) penetrano meno profondamente
nelle vie respiratorie e passano con difficoltà dalle vie aeree al
sangue, mentre diminuendo di dimensioni (PM2,5 e inferiori) aumentano
la capacità di andare più in profondità nei bronchi e, soprattutto, la
facilità di passaggio. Particelle di qualche centinaio di nanometri di
dimensioni penetrano dagli alveoli polmonari nel sangue entro un minuto
dall' inalazione e vengono depositate in vari organi, fegato, reni,
cervello, linfonodi, ecc. Spesso queste particelle non sono
biodegradabili e, di conseguenza, una volta che si sono istallate in un
organo vi rimangono per sempre, perchè non abbiamo meccanismi di
eliminazione. Si innesca così un ovvia reazione da corpo estraneo che
si manifesta di norma come una granulomatosi. patologia che, a sua
volta, può trasformarsi in una forma tumorale"...
Di fronte a questo quadro drammatico cominciamo a chiedere all'Amministrazione Comunale:
1) di vietare il traffico dei mezzi pesanti all'interno dei centri abitati di Villanova, Guidonia e Villalba;
2)
di far rispettare le regole previste dal Codice della Strada ai mezzi
pesanti che trasportano calcare dalle cave di travertino alla
Cementeria e all'impianto di frantumazione a ridosso di Setteville
coprando il loro carico con i teloni;
3) che la Buzzi Unicem
appronti silos chiusi per lo stoccaggio del polverino di carbone che
utilizza come combustibile che mensilmente riceve da Civitavecchia a
mezzo camion.
Tale combustibile attualmente viene stoccato a terra alla mercè degli agenti atmosferici;
4)
che apra un tavolo di confronto con la Soc. Autostrade, ora che sono in
procinto di partire i lavori per la costruzione dello Svincolo,
affinchè provveda alla realizzazione di una barriera verde( siepi e
alberi ad alto fusto) che abbatta parzialmente le polveri sottili e
altri inquinanti (benzene, piombo, ecc.) prodotti dal flusso veicolare,
che 24 ore su 24 interessa la Bretella Fiano/ S.Cesareo, che attraversa
il nostro territorio da Nord a Sud a ridosso di Collefiorito, I
Pichini, il Bivio di Bagni, l' Albuccione.
5) Concordare con la
Buzzi Unicem un sistema di Centraline di controllo che rilevino
permanentemente i dati relativi a tutte le fonti di immissione in
atmosfera di polveri, fumi e vapori,
e di istituire un gruppo di
lavoro paritetico che analizzi sistematicamente tutti questi dati ed
altre situazioni di rischio ambientale che uno stabilimento come quello
di Guidonia può
comportare.
Meditiamo gente, meditiamo!!!
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