.:Inviato Domenica, 19 febbraio 2006 @ 14:38:17 da webmaster
Durante l'incontro dell'11 Febbraio 2006 tra il Comitato Citta' Termale, l'Associazione Ambiente e' vita , i Cittadini e amministratori locali del Comune di Guidonia Montecelio e Tivoli, e' stato trasmesso un video realizzato per lo scopo. Per visionare on-line premere qui
Giovedì 16 Febbraio 2006 Dal Messaggero di ELENA CERAVOLO
I
CEDIMENTI DEL TERRENO NELLA ZONA DI VILLALBA
Crolli, evacuata un’altra
casa pericolante Guidonia, conclusi gli accertamenti tecnici: salgono a
cinque gli stabili a rischio Cinque stabili dichiarati inagibili sui
152 controllati, per un totale di otto nuclei familiari evacuati, 14
persone in tutto, e quaranta altri fabbricati individuati come
"sorvegliati speciali". E' il primo bilancio dei sopralluoghi
effettuato dai tecnici regionali incaricati di censire i danni causati
dal fenomeno dei cedimenti del terreno nel quartiere Villini di
Villalba di Guidonia. L'ultimo caso di inagibilità, con conseguente
ordinanza di sgombero, è stato rilevato a via Molise l'altro giorno: lo
occupava una signora di 82 anni che ora sarà costretta a lasciare la
sua casa. Precedentemente la stessa sorte era toccata a 6 famiglie, per
un totale di 11 persone tra cui due ultranovantenni, abitanti di
quattro appartamenti di due diversi stabili di via Lombardia e a due
anziani coniugi residenti in un'altra casa in via Torino. L'inagibilità
non ha richiesto, invece, sgomberi per un vecchio magazzino di via
Udine, già da tempo abbandonato. «In altri quaranta casi circa -
spiegano dalla sede dei volontari della protezione civile di Guidonia,
che sin dall'inizio di novembre hanno coadiuvato i tecnici della
Regione impegnati nei sopralluoghi -, pur non essendo stata dichiarata
l'inagibilità, si sono riscontrati problemi tali da richiedere un
monitoraggio. Si tornerà, insomma, in quelle case per posizionare in
corrispondenza delle crepe rilevate delle biffe di vetro da
controllare, poi, periodicamente: se si trovano i vetrini rotti
significa che gli squarci tendono ad aggravarsi». Si conclude, così, la
prima fase del piano della Regione per la Piana delle Acque Albule,
dopo la dichiarazione dello stato di calamità a a fine ottobre. Un
censimento preliminare che servirà al tavolo tecnico istituito alla
Pisana per portare a termine tutti gli studi di approfondimento
necessari per individuare le cause del fenomeno e proporre le soluzioni
appropriate. Studi per i quali la Regione ha stabilito un tempo
preciso: sei mesi.
I commenti sono chi li inserisce. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto. Per questioni di spamming, non sono consentiti link all'interno del commento. Grazie
Questo sito non è una testata giornalistica e viene aggiornato
episodicamente sui temi contenuti, non può pertanto considerarsi un
prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7/3/2001. Ogni
autore è responsabile del contenuto delle proprie notizie ed articoli.
I commenti sono di
proprietà dei mittenti. Aniene.Net non è responsabile per il contenuto
dei messaggi postati dagli utenti, essi non rappresentano altro che
l'espressione del pensiero degli autori.
Il materiale ivi contenuto puo' essere utilizzato , salvo diritti di terzi, purche' se ne citi la fonte.
Tutti
i documenti presenti in questo sito sono sotto licenza Commons Creative
ver. 2.0 , salvo indicazioni diverse, nel rispetto della proprieta'
intellettuale. per info:
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/it/