Tornano angoscia e paura |
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.:Inviato Venerdì, 21 dicembre 2001 @ 12:27:59 da titiro |
Terremoto nella valle dell’Aniene: notte fuori casa per tanti. A Canterano e Gerano nuove crepe si sono aggiunte a quelle di due anni fa. Una donna di San Vito: «Ho dormito in macchina»
Ancora angoscia e molta paura nella Valle dell'Aniene. Il terremoto continua ha provocare allarme e panico tra la gente. La scossa alle 2,54 di ieri (5° grado della scala Mercalli), che si è aggiunta a quella di mercoledì, ha creato momenti di alta tensione e in tanti hanno abbandonato le proprie abitazione passando la notte all'aperto o trasferendosi nelle case di campagna. L'epicentro del sisma è stato stabilito tra San Vito Romano, Rocca Santo Stefano, Pisoniano e Bellegra, ma la forte scossa si è sentita anche in altri comuni come Olevano Romano, Subiaco Affile e Roiate.
A Canterano e Gerano si sono aperte nuove crepe in diverse abitazioni che erano già state danneggiate dal terremoto dell'11 marzo del 2000: in questi due centri, già duramente colpiti dal sisma (che lesionò seicento abitazioni e 85 edifici pubblici con oltre ottanta miliardi di danni, interessando anche Cerreto Laziale e Rocca Canterano) ora si avverte grande preoccupazione tra i residenti. Anche a Bellegra, dove è stata creata un'unità di crisi, alcuni abitanti hanno segnalato lesioni nelle loro case, mentre nel monastero di San Francesco si è staccato uno scaldabagno e nel cimitero è stata danneggiata la volta della chiesa. Scuole chiuse a San Vito Romano. «C'è stata davvero - racconta Diana Sancamillo, che a San Vito abita vicino alla chiesa - tanta paura, tutti sono usciti di casa e chi ha potuto si è trasferito in campagna. Io ho dormito in macchina».
Sopralluoghi e verifiche sono stati effettuati in tutti i comuni dell'epicentro. I controlli continueranno anche oggi e solo nelle prossime ore si potrà avere il quadro esatto della situazione. «E' stata - racconta il sindaco di Bellegra, Mario Ferrante - una notte di paura e tanta gente ha dormito all'aperto. C'è chi ha segnalato danni alle loro abitazioni».
E a Subiaco il terremoto si è aggiunto ai disagi per il gelo: nei giorni scorsi la temperatura notturna era scesa a meno 7, mentre a Monte Livata raggiungeva i meno 11. La scossa tellurica di ieri notte ha creato momenti di vero panico tra la gente, provocando danni in contrada San Nicola. Particolarmente colpita l'abitazione di Francesco Proietti Cosimi, segretario particolare del vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini. La villa a tre piani, al civico 8, ha riportato crepe in tutte le stanze del terzo piano e in alcuni locali sottostanti. «Nessun problema - commenta Proietti Cosimi - alla struttura portante in cemento armato. Solo lesioni ai tramezzi e agli infissi. Ad avvertire il terremoto è stato mio figlio, il resto della famiglia si è resa conto dei danni solo la mattina».
Controlli a tappeto in tutto il territorio comunale sono stati effettuati dalla protezione civile. Tutto tranquillo al centralino dei vigili del fuoco di Madonna della Pace, che non ha ricevuto chiamate di soccorso per il sisma.
(da Il Messaggero del 21/12/01)
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