Soltanto un’ambulanza per otto ospedali |
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.:Inviato Venerdì, 21 dicembre 2001 @ 12:24:19 da titiro |
Drammatica situazione nell’Azienda sanitaria Rm G che copre l’area più vasta di tutta la provincia romana.
SUBIACO - Sei ore d'attesa per un trasferimento «urgente». Un nuovo caso che punta il dito contro il servizio di trasporto secondario dei pazienti critici, ossia quello che assicura il passaggio di un degente da un ospedale ad un altro più attrezzato per l'abbisogna, così come strutturato nell'Asl Rm G. Nell'azienda sanitaria più estesa della provincia, infatti, il servizio di collegamento per i trasferimenti urgenti tra (e da) gli otto ospedali è garantito e coperto da una sola ambulanza.
E così, come denuncia in una nota la Cgil aziendale, «all'Ospedale A. Angelucci di Subiaco, sono trascorse sei ore per poter trasferire una paziente infartuata di 52 anni presso un altro nosocomio (alle ore 2.33 è stato inviato il fax di richiesta ambulanza, mentre il trasferimento è avvenuto alle ore 8.40)».
La degente, assistita dai medici di guardia del pronto soccorso sublacense, non ha fortunatamente subito ripercussioni fatali prima di essere trasferita nell'unità coronarica intensiva cui era stata destinata per affrontare più adeguatamente la patologia diagnosticata. Un caso non nuovo, puntualizza il sindacato, perché «nonostante la Cgil aziendale abbia già denunciato un simile episodio, verificatosi il 16 ottobre scorso, a tutt'oggi non è stata trovata soluzione idonea a garantire l'assistenza per questi tipi di emergenza».
Ma dalla sede tiburtina dell'Asl Rm G, il direttore sanitario generale, Ulrico Angeloni, assicura l'adozione di provvedimenti in tempi ristretti, annunciando il ritorno alla gestione diretta del servizio, attualmente appaltato ad una società privata. «Stiamo lavorando ad una soluzione interna, addestrando i medici di pronto soccorso ad un livello avanzato di supporto ai malati critici. Contiamo di farlo partire ai primi di gennaio». Lo stesso progetto, però, era già stato annunciato con l'entrata in vigore entro la fine dell'anno. «E' vero - replica il dirigente sanitario - ma la carenza degli anestesisti, nel sistema misto ai medici che abbiamo prefigurato, ne ha fatto slittare l'attuazione, che presenta aspetti ancora da definire anche con il servizio del 118, che fornirà le ambulanze. Comunque ci è chiaro che non si può continuare così, ma d'altra parte il servizio ha tali costi che rendono difficile ipotizzare un potenziamento. Per questo noi faremo terminare l'appalto esterno e, anche se non si arriverà ad un risparmio in termini economici, però si potrà fornire un servizio più rapido, con due postazioni, più una terza d'emergenza collocata a Tivoli».
«Noi stiamo svolgendo un lavoro incredibile - rispondono alla "Croce blu europea", la società che attualmente gestisce il servizio di trasporto nell'Asl Rm G - coprendo otto ospedali con il nostro centro mobile di rianimazione. D'altra parte c'è una circolare aziendale che impone ai medici dei diversi nosocomi, in caso di richieste di trasporto coincidenti, di stabilire a chi concedere la priorità di trasferimento. Noi quella notte avevamo un servizio in corso da Palestrina diretto all'Aurelia Hospital, dove abbiamo terminato alle 6 e 40.
E, immediatamente dopo, ci siamo diretti all'ospedale di Subiaco».
(da Il Tempo del 21/12/01)
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