«Niente A24: tutti su Tiburtina e Prenestina» |
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.:Inviato Mercoledì, 14 gennaio 2004 @ 22:24:43 da titiro |
I pendolari della Valle dell'Aniene cambiano strada e prendono d'assalto la Tiburtina e la Prenestrina per recarsi nella Capitale. Oggi scatta infatti la prima vera protesta contro il caro-pedaggio dell'autostrada Roma-L'Aquila, dove dal primo gennaio le tariffe sono aumentate del 20 per cento nel tratto dal casello di Vicovaro-Mandela a quello di Lunghezza e viceversa.Il biglietto è salito da 2,10 a 2,50 euro e gli automobilisti pagano quindi cinque euro al giorno tra andata e ritorno. Un rincaro che scuce dai portafogli dei pendolari circa 400 euro l'anno e che ora scatena la contestazione di chi, per motivi di lavoro, è costretto ogni giorno a recarsi a Roma con la propria vettura. Così nessuno (sono alcune migliaia i pendolari del Sublacense) prenderà oggi l'autostrada A24 scegliendo la Tiburtina e la Prenestina per l'insolita protesta nei confronti della società "Strada dei Parchi, che gestisce la Roma-L'Aquila-Pescara.
E nei tratti più a rischio delle due arterie ex statali, già piuttosto caotiche nei giorni normali, si assisterà con tutta probabilità a rallentamenti, ingorghi e code. Ma i pendolari si stanno già organizzando per attuare altre e più incisive forme di protesta, compreso il blocco dell'A24. Tanto che da alcuni giorni si lavora per costituire un coordinamento tra tutti i Comuni della Valle dell'Aniene, allo scopo di predisporre le nuove iniziative contro il prezzo del pedaggio ritenuto «eccessivo e insopportabile».
Intanto il caso dell'A24 approda alla Regione. Il consigliere dei Ds alla Pisana Carlo Lucherini ha presentato un emendamento per far stanziare un milione come contributo a studenti e lavoratori, che sono costretti ogni giorno a prendere la Roma-L'Aquila. «I pendolai della Valle dell'Aniene - dichiara Lucherini - sono penalizzati da una raffica di aumenti senza che, tra l'altro, sia migliorata la viabilità e la sicurezza. Con il mio emendamento si istituisce un fondo da ripartire tra i diversi Comuni, che così potranno contribuire alle spese dei pendolari».
(da Il messaggero del 14/01/04)
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