Donne e uomini, stesso bagno. |
|
.:Inviato Venerdì, 07 dicembre 2001 @ 17:58:10 da titiro |
SUBIACO: protesta all’ospedale Angelucci dove il reparto di Medicina è diventato unisex.
I degenti esasperati: «C’è un solo servizio igienico per dieci pazienti».
C'è carenza di sanitari all'ospedale "Angelucci", ma non si tratta, almeno stavolta, di medici. Sono gli impianti, infatti, ossia i bagni completi di water, docce, vasche e lavabi, il genere di sanitari che (tra gli altri in camice bianco) scarseggiano nel nosocomio sublacense. Al pronto soccorso la toilette destinata agli "ospiti" è in ristrutturazione de circa un anno: il cantiere si è fermato a metà, con il locale in subbuglio, e per espletare le funzioni fisiologiche si deve chiedere ospitalità al bagno interno alla "sala gessi". E da quando il reparto di Medicina generale è diventato "unisex", con l'accorpamento delle sezioni maschile e femminile in un'unica ala nel terzo piano dello stabile (per far posto alla nuova divisione di Geriatria), i degenti in pigiami e camicie da notte si sono visti drasticamente ridurre gli spazi più privati come i servizi igienici. Un solo bagno per gli uomini ed uno per le donne, in una sorta di "pari opportunità" tendente al ribasso. «Abbiamo un solo water funzionante per ben dieci ricoverati - protesta lungo il corridoio del reparto un anziano degente mentre si trascina dietro il carrello della flebo - invece le donne, che sono undici, ne hanno almeno due a disposizione. Insomma, a volte c'è da fare la fila, e nelle nostre condizioni non è proprio il massimo. Inutile, invece, se aspetti per poter fare un bagno caldo: non c'è una sola vasca, c'è solo una doccia».
E se la povera, ma rigida divisione dei due servizi igienici salva almeno dalla "promiscuità", ci pensa il piccolo bagno unisex riservato al "day hospital" (settore anch'esso in attesa di adeguamento strutturale) a rovinare il tutto con una porta comunicante aperta sulla toilette femminile. Una sistemazione fonte di continui imbarazzi, stigmatizzata anche dalla locale sezione del Tribunale per i diritti del malato, che però alla direzione sanitaria del nosocomio assicurano di prossima risoluzione. «Riconosco che la situazione non sia del tutto corrispondente ad una delle più ottimali - concede Virgilio Troiani, direttore sanitario dell'Angelucci - e posso assicurare che provvederemo al più presto con adeguati lavori. D'altra parte finora non ci è stato possibile sia per non interrompere l'attività assistenziale del reparto, che per gli altri impegni cui ha dovuto far fronte il nostro ufficio tecnico, come la ristrutturazione dell'ex reparto di Ginecologia destinato ad ospitare il reparto di Ortopedia».
Ma al secondo piano del nosocomio i lavori sono finiti da tempo, e a farsi attendere, invece, resta l'attivazione di un reparto promesso da molti anni. «Dal punto di vista strutturale siamo pronti - puntualizza Troiani - aspettiamo ora le decisioni strategiche del nuovo vertice dell'Asl Rm G per l'eventuale conferma del reparto di Ortopedia e la conseguente assegnazione del personale medico e paramedico».
(da Il Tempo del 7/12/01)
|
| |
Gradimento Articolo
|
Media del Punteggio: 0 Voti: 0
|
|